Gabriele d’Annunzio e il Fascino del Vino: Un Libro Svela il Poeta Amante delle Bevande Alcoliche

Gabriele d’Annunzio e il Fascino del Vino: Un Libro Svela il Poeta Amante delle Bevande Alcoliche

Mercoledì 15 novembre 2023, alle ore 17:00, presso il Consolato Generale d’Italia a Nizza, verrà presentato il libro “Il brindisi del Poeta astemio” di Enrico Di Carlo e Luca Bonacini, pubblicato da Verdone Editore.

Questo volume si dedica al rapporto unico che Gabriele d’Annunzio aveva con le bevande alcoliche, in particolare con il vino.

L’evento rientra nell’VIII edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo, una rassegna annuale dedicata alla promozione della cucina e dei prodotti agroalimentari italiani di alta qualità, promossa dalla rete di Ambasciate, Consolati, Istituti Italiani di Cultura e Uffici ICE all’estero.

La presentazione sarà introdotta dal Console Generale d’Italia a Nizza, Emilio Lolli.

Hanno contribuito a questa iniziativa il Dirigente Scolastico del Consolato Generale d’Italia a Nizza, Loredana Cherubini, la Scuola Alberghiera e Turistica “Paul Augier” di Nizza, che organizzerà un buffet alla fine della serata, e il Comitato per le Attività Linguistiche e Culturali Italiane.

Si desidera ringraziare il Département des Alpes-Maritimes e i partner privati “Luigi D’Amico Premiata Fabbrica Biscotti e Dolci” e “Corfino Barattucci Liquore dal 1858” per il loro sostegno alla realizzazione dell’evento.

Gli autori, entrambi giornalisti, hanno esplorato a fondo gli archivi di Gabriele d’Annunzio e persino le sue cantine alla ricerca delle tracce del suo legame con il mondo del vino.

Il punto di partenza di questa ricerca è stato la lista dei vini contenuti al Vittoriale, poco prima della morte del Poeta.

Da qui, si è snodata un’indagine che ha coinvolto alcune delle etichette più prestigiose d’Italia e Francia.

Quest’ultima nazione è particolarmente significativa, dato che d’Annunzio visse in Francia nei cinque anni precedenti alla Prima Guerra Mondiale, periodo in cui la produzione di vino in Francia superava di gran lunga quella italiana.

L’esperienza dei vini francesi non si limita a quel periodo, ma è un filo conduttore presente nella vita e nell’opera del Poeta, ben prima della sua permanenza in Francia. Champagne e vini occupano un posto speciale sulla sua tavola, sia nelle occasioni ufficiali che nei momenti intimi.

I vini italiani citati nel libro rappresentano il meglio della produzione enologica dell’epoca. Dal Valpolicella al Chianti, dal Soave alla Vernaccia, dal Falerno al Nepente, al Carmignano e al Capri bianco, senza dimenticare il Montepulciano della sua regione, d’Annunzio ci porta in un viaggio enologico ideale attraverso dodici regioni, tra arte, cultura, da Nord a Sud e da Est a Ovest.

Il libro mette in evidenza il rapporto contraddittorio tra lo scrittore e l’alcol. D’Annunzio non era affatto astemio, come talvolta volle far credere per mantenere l’immagine di esteta. Al contrario, era un esperto conoscitore di vini e liquori.

Mentre beveva acqua pura durante i banchetti ufficiali, dimostrava una conoscenza approfondita dei vini e del champagne nelle occasioni mondane e private, spesso in compagnia di donne.

I vini sono protagonisti nelle sue opere, e lui li decanta, li storicizza, li contestualizza, rendendoli parte integrante delle sue vicende personali e delle sue celebri pagine letterarie. Tra le curiosità del libro, si evidenziano la scelta di utilizzare il termine “Acquarzente” in luogo del cognac francese e il nome “Molovin” per un liquore da lui inventato. Inoltre, si documentano i suoi scambi epistolari con rinomati produttori e ristoratori, dai quali richiedeva casse di vini pregiati in cambio magari di una sua fotografia autografata.

Enrico Di Carlo (Chieti, 1960). Dopo la laurea in Lettere ha conseguito due dottorati di ricerca. È bibliotecario all’Università di Teramo e svolge attività di giornalista-pubblicista. È Deputato di Storia Patria negli Abruzzi. I suoi studi vertono prevalentemente sulla cultura abruzzese dell’Ottocento e del Novecento, e su Gabriele d’Annunzio. I libri più recenti, dedicati al tema enogastronomico, sono: Gabriele d’Annunzio e l’enogastronomia della memoria (in tre edizioni) e Osteria. Guida spirituale delle osterie italiane da Verona a Capri, di Hans Barth, di cui ha curato l’ultima edizione. Ha tenuto presentazioni in prestigiose sedi istituzionali italiane e straniere.

Luca Bonacini (Modena, 1966). Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine. Scrive per QN Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, James Magazine, Gambero Rosso, LiveIn, ADV, Dimore Storiche d’Italia, suggerendo itinerari di viaggio tra enogastronomia, letteratura e cinema. È collaboratore per le Guide del Gambero Rosso e docente di marketing territoriale, presso l’Università IULM (Milano), ITS (Bologna) e ALMA (Parma). Prima ancora di d’Annunzio, si era occupato nel 2004 di un personaggio di fantasia, pubblicando per Aliberti Editore Mai Dire Mai a un Martini Dry, sulle preferenze enogastronomiche dell’agente segreto 007.

Qui troverete il video integrale della presentazione del libro all’Academia Barilla.