Categoria: Pizza

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Napoli celebra 5 anni di pizza Unesco
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Napoli celebra 5 anni di pizza Unesco

In un messaggio agli organizzatori dell’evento, Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli e della Città metropolitana di Napoli, ha ricordato: “L’arte del pizzaiuolo napoletano, riconosciuta come parte del patrimonio culturale dell’umanità è uno dei simboli identitari della tradizione culinaria partenopea. Un’abilità unica e straordinaria che ha origine a Napoli ma è oggi esportata in tutto il mondo ad opera di generazioni di pizzaiuoli che abbinano la passione ad una grande creatività. Ingredienti semplici lavorati con maestria sono il segreto di uno dei cibi più amati e promuovono quest’arte che è entrata a pieno titolo nella lista del patrimonio immateriale Unesco”.

Torna a Parma il Campionato Mondiale della Pizza
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Torna a Parma il Campionato Mondiale della Pizza

A Parma, torna l’appuntamento con il Campionato Mondiale della Pizza. Il prossimo anno, la più importante manifestazione dedicata ai professionisti della pizza festeggia un traguardo importante: i primi trent’anni di vita. Per celebrare questa ricorrenza, il Campionato Mondiale della Pizza si è regalato un nuovo logo, frutto dello studio dell’agenzia creativa padovana Pallino & Co. Il logo mantiene le caratteristiche principali della versione precedente, a sottolineare la grande tradizione della pizza e a comunicare la riconoscibilità e l’autorevolezza dell’evento. Il disegno è più stilizzato e il punto di fuoco è una pizza che si trasforma in un planisfero, a simboleggiare il mondo che questo piatto ha saputo conquistare negli anni.

Novità dall’Europa: solo chi sarà certificato Stg potrà usare il nome “Pizza Napoletana”
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Novità dall’Europa: solo chi sarà certificato Stg potrà usare il nome “Pizza Napoletana”

Nel mese di febbraio di quell’anno la Commissione di Bruxelles aveva varato il disciplinare di specialità tradizionale garantita (Stg) contro imitazioni e falsi. Da allora la pizza napoletana deve essere preparata con pomodoro, mozzarella di bufala dop o mozzarella Stg, olio extravergine d’oliva e origano, avere un diametro non superiore ai 35 cm, il bordo rialzato (cornicione) tra 1 e 2 cm e una consistenza insieme morbida, elastica e facilmente piegabile a libretto. Dal 2010 infatti il logo europeo Stg potrà essere utilizzato solo se il prodotto è conforme con il disciplinare di produzione, ma purtroppo era permessa la possibilità di continuare a usare il nome di pizza napoletana anche per il prodotto non certificato. Intanto arriva anche l’Unesco….

Alfonso Pecoraro Scanio: tutelare Pizza, Pasta e Panettone “Made in Italy”
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Alfonso Pecoraro Scanio: tutelare Pizza, Pasta e Panettone “Made in Italy”

In occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo l’ex ministro dell’Agricoltura e all’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, promotore della campagna #pizzaUnesco e del #noFakefood insieme al portavoce della Federazione italiana cuochi Alessandro Circiello e al presidente Confederazione pasticcieri Lazio Angelo Musolino hanno rilanciato in un video l’impegno contro AgroPirateria per difendere il Made in Italy.

Alfonso Pecoraro Scanio: tutelare Pizza, Pasta e Panettone “Made in Italy” – VIDEO
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Alfonso Pecoraro Scanio: tutelare Pizza, Pasta e Panettone “Made in Italy” – VIDEO

In occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo l’ex ministro dell’Agricoltura e all’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, promotore della campagna #pizzaUnesco e del #noFakefood insieme al portavoce della Federazione italiana cuochi Alessandro Circiello e al presidente Confederazione pasticcieri Lazio Angelo Musolino hanno rilanciato in un video l’impegno contro AgroPirateria per difendere il Made in Italy.

Settimana della cucina italiana nel mondo: per Coldiretti, all’estero taroccati 3 piatti su 4
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Settimana della cucina italiana nel mondo: per Coldiretti, all’estero taroccati 3 piatti su 4

Quasi tre italiani su quattro (73%) in viaggio all’estero per lavoro o in vacanza si sono imbattuti almeno una volta in un piatto o una specialità Made in Italy taroccati come l’abitudine belga di usare la panna al posto del pecorino nella carbonara, quella tedesca di impiegare l’olio di semi nella cotoletta alla milanese, quella olandese di non usare il mascarpone nel tiramisù, fino agli inglesi che vanno pazzi per gli spaghetti alla bolognese che sono del tutto sconosciuti nella città emiliana. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei risultati di un sondaggio condotto sul sito www.coldiretti.it in occasione dell’avvio della Settimana della cucina italiana nel mondo, che si celebra quest’anno fino al 20 novembre, dedicata al tema “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del Pianeta”.