Oli evo e Condimenti in Aeroporto. Che fare?

Oli evo e Condimenti in Aeroporto. Che fare?

Si scrive e dibatte molto negli ultimi tempi sulla Cultura dell’olio extravergine di oliva e dei suoi derivati.


Ampliare la conoscenza e la distribuzione sono i punti nevralgici di questa evoluzione
E allora ben vengano i Duty free degli aeroporti!


Ma con quale offerta? E quale esposizione?

Duty free degli aeroporti sono sempre stati, nonostante i prezzi elevati, un grande attrattore di pubblico.


Ma anche una importante vetrina del nostro Made in Italy.
Sempre affollati di viaggiatori a caccia del “last minute” shopping.


E l’area Gastronomia ha ampliato moltissimo la gamma di offerte e specialità anche con aree dedicate di degustazione.
A Fiumicino partenze internazionali ho osservato lo scaffale dedicato alla Gastronomia.


Nell’area grande uno scaffale solo per gli Oli, nell’area di attesa del Gate E invece Oil and Vinagre insieme.

Mischiati con i condimenti.

Nessuna identificazione geografica.


Produttori noti e pluripremiati posizionati in scaffali più bassi (che notoriamente vendono meno) di altri meno noti.


Packaging accattivanti allo stesso prezzo di bottiglie “all black” o lattine.


La Sicilia mischiata al Lazio e alla Toscana o all’Umbria.
Ma lo scopre solo un’appassionata come me che gira la bottiglia.


Fortunatamente un punto comune c’era: la scadenza ad aprile 2025.


E allora mi chiedo : si puó trasformare un punto vendita indifferenziato in punto di eccellenza e sviluppo culturale?
Ho fatto in loco un piccolo esperimento. (Avevo 45 minuti di attesa)
Mi sono improvvisata promoter:
Ciao mi chiamo Diana sono Assaggiatrice di olio, posso aiutarvi?


Dove siete stati in vacanza?
” In Sicilia “


Isola meravigliosa con degli Oli Monovarietali eccezionali.

Li ho indicati.
Comprate 2 bottiglie di Nocellara del Belice.


Poi ho chiesto: Conoscete l’Umbria ?


” Si certamente siamo stati ad Assisi e Spoleto , ma non abbiamo avuto tempo per oil e wine tasting”
Ma siete fortunati: Qui avete a disposizione una delle eccellenze dell’Umbria: acquistata una lattina Gradassi.

Olio evo “Centenaria” Gradassi


Altri si sono avvicinati , alcuni hanno ascoltato e poi acquistato, i più giovani le bottiglie con il packaging “souvenir”, ma va bene così.

In 30 minuti ho dato il mio piccolo contributo di cultura dell’olio.


E allora mi chiedo: Aiuterebbe una presentazione per area geografica?


Un richiamo ai luoghi visitati?

Come per i cosmetici o i cioccolatini una o un Promoter con una preparazione di base potrebbe a mio parere fare la differenza

Anche perchè Gucci e Estee Lauder li trovo anche a New York e a Tokyo, ma in aeroporto in Italia posso fare una esperienza unica che dura nel tempo e mi riporta in Italia a ogni giro d’olio.