Donne e Agricoltura: La storia di Laura Peri in Europa

Donne e Agricoltura: La storia di Laura Peri in Europa

Laura Peri, imprenditrice toscana di successo, è stata invitata a Cracovia, in Polonia, per raccontare la sua esperienza nel settore avicolo come “best practice” al workshop della Rete PAC dell’Unione Europea.

L’evento, dal titolo “Innovazioni guidate dalle donne in agricoltura e nelle aree rurali”, si terrà il 17 e 18 aprile 2024.

L’obiettivo della due giorni di incontri è quello di rafforzare il ruolo delle donne nell’agricoltura e nelle aree rurali, attraverso lo scambio di conoscenze, l’identificazione di iniziative e progetti di successo guidati da donne innovatrici e la creazione di reti.

Laura Peri, che vanta una ventennale esperienza nel settore avicolo, è stata invitata a illustrare il progetto ABIC (Avicoltura Boschiva Innovativa e Circolare), di cui è capofila.

Il progetto ABIC, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale, mira allo sviluppo e al consolidamento di un modello circolare di avicoltura boschiva, fondato sulla sostenibilità economica ed ambientale grazie all’utilizzo delle risorse territoriali e all’espansione delle competenze settoriali su più campi.

La partecipazione di Laura Peri al workshop della Rete PAC dell’Unione Europea rappresenta un’importante opportunità per la diffusione delle buone pratiche e delle innovazioni nel settore agricolo, con un focus particolare sul ruolo delle donne.

L’attività che viene portata avanti dall’azienda del Valdarno, in collaborazione anche conl’Università di Firenze, è un sistema di allevamento avicolo agroforestale innovativo, che punta al benessere delle piante e degli animali. Attraverso il riutilizzo dei prodotti secondari dell’azienda agricola si dà vita a nuovi articoli, generando un’economia circolare che garantisce una maggiore sostenibilità. Al contempo viene tutelata la salvaguardia della biodiversità attraverso la valorizzazione delle razze autoctone.

Il workshop di Cracovia sulle innovazioni guidate dalle donne vuole dimostrare che l’agricoltura e le aree rurali possono essere luoghi attraenti per l’universo femminile, soprattutto per sviluppare le loro idee imprenditoriali e applicare i loro approcci innovativi.

Le donne svolgono un ruolo fondamentale nella crescita economica delle aree rurali. Sono alla guida di aziende agricole efficienti e di aree e comunità rurali vivaci. Le donne rappresentano il 51% della popolazione dell’UE e, nel 2021, il 67,3% di tutte le donne in età lavorativa (20-64 anni) era impiegato nelle aree rurali, ma il divario retributivo tra i sessi è ancora del 12,7% (Eurostat, 2022). Inoltre, in quasi tutti gli Stati membri, il divario di generenei tassi di occupazione è maggiore nelle aree rurali rispetto a quelle urbane. In particolare, l’agricoltura è vista come una professione dominata dagli uomini, con le donne che rappresentano il 31,6% degli agricoltori dell’UE (Eurostat, 2022).

Per contrastare questa situazione, i piani strategici della PAC (2023-2027) promuovono una maggiore partecipazione delle donne all’agricoltura. Vari progetti, sostenuti da diversi programmi dell’UE, mostrano come le barriere all’empowerment delle donne nelle aree rurali possano essere mitigate o superate, con benefici socio-economici attraverso innovazioni sociali e di altro tipo. 

Il laboratorio di Cracovia, si pone come obiettivo quello di stimolare il networking, esplorare le opportunità offerte dai diversi programmi dell’UE a sostegno delle donne in agricoltura, promuovere ecosistemi imprenditoriali favorevoli alle donne all’interno delle comunità rurali locali, presentare iniziative, imprese e start-up innovative guidate da donne imprenditrici nelle aree rurali, con particolare attenzione alle pratiche agricole innovative e alle strategie di diversificazione delle aziende, identificare le esigenze e gli ostacoli delle donne imprenditrici nello sviluppo delle loro attività. Il workshop offrirà molte opportunità di scambio di idee e conoscenze.

Laura Peri, dopo aver frequentato scienze economiche e bancarie, ha lavorato in una multinazionale a Firenze nel settore marketing, fino al 2004 quando ha deciso di unire la biodiversità animale e vegetale del suo territorio: il bosco con i polli autoctoni che già nel 1950 erano il fulcro dell’economia Valdarnese e che suo nonno allevava nel bosco. Il sogno di Laura si è avverato: riportare in auge un’antica pratica per salvaguardare questa razza dall’estinzione. L’azienda, che si trova nel comune di Montevarchi (AR) e ha compiuto 20 anni a gennaio, è specializzata in allevamento allo stato brado di polli autoctoni di razza Valdarnese Bianca e altri volatili e racchiude tutte le fasi della filiera avicola dei polli. Tra i suoi numerosi estimatori ci sono molti ristoranti prestigiosi che hanno inserito il pollo del Valdarno all’interno dei loro menù. www.lauraperi.com