Agroalimentare Eu, arriva nel 2023 il Testo Unico sulla Qualità

Agroalimentare Eu, arriva nel 2023 il Testo Unico sulla Qualità

Lo annuncia l’eurodeputato Paolo De Castro nel corso dell’annuale Comagri Report. Per il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida la Qualità deve diventare una strategia dell’Italia

Il Testo Unico sulla Qualità degli Alimenti arriverà entro il 2023. Lo annuncia Paolo De Castro, eurodeputato S&D e relatore del Regolamento sulle Ig, nel corso della XII edizione dell’annuale Comagri Report alla presenza del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, a Roma nella sede del Parlamento Ue

“Il Regolamento di riforma degli alimenti a Indicazione Geografica è a buon punto – ha illustrato Paolo De Castro – entro marzo-aprile contiamo di incassare la posizione del Consiglio Ue, per avviare i triloghi con la Commissione Ue entro l’estate e arrivare all’approvazione definitiva entro il 2023 sotto la presidenza di turno spagnola. Il Testo Unico, molto atteso dagli operatori e nell’interesse dei consumatori, va ad aggiornare un sistema che in Italia vale circa 20 miliardi di euro”. 

Il ministro Francesco Lollobrigida

Secondo il ministro Lollobrigida l’obiettivo della qualità deve diventare una strategia. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha rimarcato l’esigenza «di partire dalla centralità dell’interesse dell’Italia all’interno dell’Ue e su questo costruire alleanze bilaterali o multilaterali. E’ necessario valorizzare i prodotti di qualità come scelta strategica e difenderli come abbiamo fatto contro il ‘Nutriscore‘. È evidente che con i paesi del Mediterraneo abbiamo alcune produzioni comuni che vanno tutelate nel loro elemento più importante, quello della qualità, sul quale l’Italia è più che competitiva. Dobbiamo essere consapevoli di questo valore aggiunto e dobbiamo difenderlo».

Paolo De Castro

Il Comagri Report è stata anche l’occasione per fare il punto su altre questioni qualificanti dei lavori in corso al Parlamento europeo. Si è parlato di fitofarmaci, promozione, packaging, etichette nutrizionali, emissioni industriali.

Fitofarmaci, «accolta richiesta del Parlamento di sottoporre la questione a una seconda valutazione d’impatto»

Sui fitofarmaci di sintesi chimica, che entro il 2030 dovranno essere ridotti in media del 50% (del 62% in Italia), la Commissione Ue, come puntualizzato da De Castro, ha accolto la richiesta del Parlamento di sottoporre la questione a una seconda valutazione d’impatto. Il che è probabile farà slittare il regolamento di riforma alla prossima legislatura, a partire dal 2024. «Tutti vogliamo ridurre l’impiego di chimica – ha detto De Castro (in contrasto con le posizione degli ambientalisti) – ma la battaglia deve essere fatta tenendo conto di alternative concrete all’uso della chimica e non semplicemente fissando dei target». Analogo destino per l’armonizzazione delle etichette nutrizionali e della battaglia portata avanti dall’Italia contro il sistema a semaforo Nutriscore.

Packaging, «dal riciclo al riuso: inspiegabile cambio di rotta»

Altro tema delicato è quello relativo al packaging, «avevamo recentemente approvato importanti direttive sul riciclo, e ora c’è una proposta della Commissione in cui si parla di spostare la destinazione dal riciclo al riuso delle confezioni, si tratta di un cambio di rotta inspiegabile. Il problema – ha precisato De Castro – sarà continuare a garantire la sicurezza alimentare».

Direttiva sulle emissioni: «quelle degli allevamenti zootecnici non possono essere equiparate a quelle industriali»

Quanto alla direttiva sulle emissioni industriali, De Castro ha espresso la preoccupazione che: «aver paragonato la zootecnia a un’industria pesante è sbagliato scientificamente. Le emissioni degli allevamenti zootecnici non possono essere equiparate a quelle industriali e vanno regolamentate in modo diverso, perché le prime – come è dimostrato su basi scientifiche – si disperdono nell’aria nel giro di nove anni, le altre necessitano di un migliaio di anni. Siamo fiduciosi che la voce della Commissione agricoltura sarà determinante per riuscire a frenare l’iter sulla direttiva».

Nuovo regolamento sulla promozione

Quanto al nuovo regolamento sulla promozione, De Castro ha spiegato che la Commissione ha approvato il programma per il 2023. In quel programma sono rimasti dentro vino, prodotti alcolici e carne. «Ci auguriamo che questa importante scelta della Commissione per il 2023 influenzi anche la proposta legislativa che è ferma da tanti mesi nel collegio dei commissari perché alcuni in commissione vogliono escludere dall’utilizzo dei fondi per la promozione i prodotti a base di carne e di alcol. E questo da noi non è accettato».

Salvatore De Meo

In merito alla promozione, l’europarlamentare di Forza Italia Salvatore De Meo, relatore del regolamento che interessa prodotti strategici come la carne e il vino, ha evidenziato il «disallineamento temporale con quello sulle Ig: materialmente non è ancora disponibile, speriamo che il Collegio dei commissari ce lo sottoponga con la pubblicazione all’inizio dell’anno nuovo».

Ampliare le competenze dell’EFSA alla Sostenibilità e alla Qualità del Cibo

Sulla proposta di estendere le competenze dell’ EFSA Authority sulla Sicurezza Alimentare alla Sostenibilità e alla Qualità del Cibo in questi mesi Gustoh24  insieme al altri soggetti ha raccolto consensi ampi, da esponenti di schieramenti diversi e anche dalla commissaria europea competente. Ora non c’è certo bisogno di sottolineare quanto in questo momento storico sia fondamentale “fare presto” per non solo garantire la salubrità dei nostri alimenti ma  garantirne anche i nuovi aspetti di sostenibilità e qualità. Per questo, nei prossimi giorni, inviteremo il Governo a prendere una posizione ufficiale verso la Commissione Europea (continua su Gustoh24)

L’EFSA ha festeggiato il 20° anniversario con un concerto al Teatro Regio di Parma

La proposta-appello nel 2022 di Gustoh24 con i nomi dei promotori.

L’adesione di Gian Marco Centinaio (Mipaaf) e del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli: Massimo supporto all’Appello e al progetto di modifica delle competenze di Efsa, un Authority indipendente che da venti anni svolge un importante ruolo in tema di alimentazione”.

La proposta sarà inviata presto anche al nuovo governo (leggere QUI)

Gian Marco Centinaio, sottosegretario nel Governo Draghi alle politiche agricole e alimentari

Condivido l’appello lanciato affinché l’Efsa estenda le sue competenze anche all’ambito della qualità e della sostenibilità del cibo. Si tratta di aspetti sinergici sempre più legati tra loro e verso i quali con il passare degli anni c’è stata una crescente attenzione da parte dei consumatori e delle istituzioni degli Stati membri. Che se ne occupi l’Autority europea deputata già a vigilare sulla sicurezza alimentare è consequenziale ai nostri tempi. Come dimostra il dibattito in corso in tema di etichettura e tutela dell’ambiente, la sicurezza alimentare è infatti legata oggi non solo alla salute umana, come venti anni fa quando l’Efsa venne istituita, ma anche alla trasparenza dell’informazione, alla tracciabilità, al benessere animale e al rispetto dell’ambiente”.