“La sfida è progettare il domani con coraggio”. “Chi paga le tasse fa bene all’Italia”. Ha difeso la sanità pubblica. Dalla Transizione energetica alla trasformazione digitale. Coesione sociale. Lotta alle disuguaglianze
Mattarella nel discorso di fine anno, diciassette minuti in piedi, nell’ala neoclassica del Quirinale, ha toccato tutti i grandi temi che in questo anno hanno segnato la nostra vita quotidiana.
Ha iniziato ricordando come “Il chiaro risultato elettorale ha consentito la veloce nascita del nuovo governo, guidato, per la prima volta, da una donna”.
“La Repubblica è nel senso civico di chi paga le imposte, perché questo serve a far funzionare l’Italia e quindi al bene comune“. Dal dovere di rispettare la Costituzione ai timori per l’aumento dei poveri.
Dalla Transizione energetica…
«Mettere al sicuro il pianeta, e quindi il nostro futuro, il futuro dell’umanità, significa affrontare anzitutto con concretezza la questione della transizione energetica» ha sottolineato il Presidente della Repubblica. «Il complesso lavoro che occorre per passare dalle fonti tradizionali, inquinanti e dannose per salute e ambiente, alle energie rinnovabili, rappresenta la nuova frontiera dei nostri sistemi economici. Non è un caso se su questi temi, e in particolare per l’affermazione di una nuova cultura ecologista, registriamo la mobilitazione e la partecipazione da parte di tanti giovani»–
…alla trasformazione digitale
“L’altro cambiamento che stiamo vivendo, e di cui probabilmente fatichiamo tuttora a comprendere la portata, riguarda la trasformazione digitale”. Ha sottolineato Mattarella. “L’uso delle tecnologie digitali ha già modificato le nostre vite, le nostre abitudini e probabilmente i modi di pensare e vivere le relazioni interpersonali. Le nuove generazioni vivono già pienamente questa nuova dimensione”.
Un chiaro avvertimento è sul Covid “purtroppo non ancora sconfitto definitivamente“. Dal virus, dice Mattarella, abbiamo tratto insegnamenti “da non dimenticare“.
Il Presidente inoltre si è detto allarmato dalla condizione di tanti ragazzi in difficoltà. La povertà minorile, dall’inizio della crisi globale del 2008 a oggi, è quadruplicata. “Le differenze legate a fattori sociali, economici, organizzativi, sanitari tra i diversi territori del nostro Paese – tra Nord e Meridione, per le isole minori, per le zone interne – creano ingiustizie, feriscono il diritto all’uguaglianza”.
“La Repubblica è nel senso civico di chi paga le imposte perché questo serve a far funzionare l’Italia e quindi al bene comune”, ha ribadit il capo dello Stato.
Parlando delle difficoltà del Covid ha ricordato l’importanza del Servizio Sanitario Nazionale: “Occorre operare affinché quel presidio insostituibile di unità del Paese rappresentato dal Servizio sanitario nazionale si rafforzi, ponendo sempre più al centro la persona e i suoi bisogni concreti, nel territorio in cui vive”.
Forte il suo richiamo alla Costituzione: “Ci guida ancora laddove prescrive che la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che ledono i diritti delle persone, la loro piena realizzazione. Senza distinzioni”.
E ha ribadito “La Repubblica siamo tutti noi. Insieme. La Repubblica è nella fatica di chi lavora e nell’ansia di chi cerca il lavoro. Dobbiamo stare dentro il nostro tempo, non in quello passato, con intelligenza e passione. Per farlo dobbiamo cambiare lo sguardo con cui interpretiamo la realtà. Dobbiamo imparare a leggere il presente con gli occhi di domani”.
Il suo pensiero è poi andato alla guerra in corso oramai da ben 10 mesi : “Il 2022 è stato l’anno della folle guerra scatenata dalla Federazione russa. La risposta dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente è stata un pieno sostegno al Paese aggredito e al popolo ucraino, il quale con coraggio sta difendendo la propria libertà e i propri diritti. Se questo è stato l’anno della guerra, dobbiamo concentrare gli sforzi affinché il 2023 sia l’anno della fine delle ostilità, del silenzio delle armi, del fermarsi di questa disumana scia di sangue, di morti, di sofferenze”. E parlando di pace ha fatto riferimento alle parole di papa Bergoglio: “Alla pace esorta costantemente Papa Francesco, cui rivolgo, con grande affetto, un saluto riconoscente, esprimendogli il sentito cordoglio dell’Italia per la morte del Papa emerito Benedetto XVI”.
Tanti i commenti del mondo politico al discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Alfonso Pecoraro Scanio: “Emergenza clima e digitale sono vere priorità”
“Mattarella insiste su transizione energetica, ecologica e digitale proprio mentre il governo punta su fossili, trivellazioni, inceneritori e taglia Superbonus e ministero della transizione digitale. Sembra che il presidente guardi ai giovani e al futuro mentre il governo al passato ( in più sensi) e alle vecchie lobby.” lo afferma Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e copromotore della rete Ecodigital e del coordinamento 2050, già ministro dell’ambiente in un video si Italpress in cui aggiunge “Anche sulla lotta all’ evasione e il rispetto della Costituzione per garantire i più poveri e la solidarietà il messaggio è netto , una vera lezione di buon governo”.
“Spero che il presidente –dichiara Pecoraro Scanio– possa intervenire anche più direttamente per evitare norme contro i poveri ,l’ambiente e la solidarietà tra aree diverse del Paese”.
“Spero ancora -conclude Pecoraro Scanio- che il presidente non escluda di utilizzare il suo potere di reinvio alle camere di eventuali norme che vogliano scardinare i valori della Repubblica e i principi della Costituzione tra cui da febbraio scorso entra la tutela di ambiente,biodiversità , ecosistemi e diritti degli animali“.
Il segretario del Pd, Enrico Letta
“Un grande messaggio di pace, speranza e futuro, che ci piace soprattutto perché pone giovani, ambiente e lotta alle disuguaglianze al centro. Un messaggio di visione che conferma la straordinaria saggezza che ha portato il Parlamento unito a rieleggere il Presidente Mattarella per il nuovo settennato”. Lo dichiara il segretario del Pd, Enrico Letta. “Il capo dello Stato indica la strada per un 2023 che pure appare difficile e pieno di ostacoli. Sulle linee guida del suo messaggio il Pd, rinnovato dal percorso congressuale costituente in corso, si muoverà. A partire dalla conferma della linea europea e atlantica di sostegno all’Ucraina per arrivare alla pace”.
Il presidente del M5s, Giuseppe Conte: monito a forze politiche, sociali e civili
“Nel discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è vivo il richiamo ad una comunità nazionale fortemente solidale e coesa: un monito che condivido e che – afferma il presidente del M5s, Giuseppe Conte – dovrebbe essere da guida per tutte le forze politiche, sociali e civiche del Paese, affinché orientino le proprie energie nel solco della solidarietà e per non lasciare nessuno indietro”. “Al Presidente Sergio Mattarella rivolgo il ringraziamento e gli auguri più sentiti da parte del Movimento 5 Stelle per questo messaggio pieno di amor patrio, per il suo quotidiano impegno al servizio delle Istituzioni e per la profonda testimonianza di etica pubblica inscritta nella sua azione al servizio del Paese”.