Perché nutrimenti così primari come vino, olio, pane non dovrebbero essere un unico grande patrimonio? Perché i piccoli produttori, gli artigiani agricoli indipendenti non dovrebbero fare fronte comune? Lo sono e lo fanno, lo saranno e lo dimostreranno.
Lorenzo Cesconi per FIVI (Federazione Italiani Vignaioli Indipendenti), Pietro Intini per FIOI (Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti) e Davide Longoni per PAU (Panificatori Agricoli Urbani) e padrone di casa, si sono presentati insieme a un incontro a Milano, ospiti del Mercato del Suffragio.
Scopo dell’incontro: parlare dell’importanza delle filiere rurali e dell’alleanza tra produttori e artigiani agricoli. Che nel concreto avrà anche una scena di alta visibilità con il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a BolognaFiere, 23-25 novembre 2024.
Sarà la 13^ edizione dell’evento. Già oltre 1000 le adesioni dei vignaioli, ha dichiarato con soddisfazione Domenico Lunghi, AD di BolognaFiere. Parliamo di un grande evento aperto al pubblico, dove è possibile acquistare direttamente i prodotti (e portarli direttamente a casa o farseli spedire). Un’occasione unica per avvicinare realtà piccole e piccolissime, non sempre in grado di pubblicizzarsi. Save the date!
Rimettere la terra al centro
Questo l’intento comune, ponderato, complesso. Ma vitale, se consideriamo la terra che è richiamo, necessità, indotto economico, biodiversità, cultura, paesaggio toccato dall’ingegno umano – la terra che è bellezza delle superfici a vigneti, oliveti, campi di grano.
Vino, olio e pane delle filiere agricole vanno oltre lo stereotipo di dieta mediterranea e il concetto di commodity industrializzata. Veicolano saperi e territori che meritano di essere conosciuti e, se ci sono cari, anche un giusto prezzo. Vorrà dire meno ma migliore? Forse.
Sarò sfrontata: che cosa mi aspetto?
Sarò sfrontata: che cosa mi aspetto da questo impegno condiviso e dalla fiera-mercato che vedrà l’olio e il pane accompagnare i vini? Da assaggiatrice di olio, da curiosa foodcultural mi aspetto non una statica esposizione con i produttori in attesa di visite, non le masterclass monotematiche per la stampa e le degustazioni generiche per il pubblico.
Mi aspetto invece un incrocio di esperienze favorite da un’opportunità meravigliosa: scoprire il frutto di vitigni minori, confrontare diversi oli sul pane o diversi pani per uno stesso olio. Mi aspetto assaggi e passaggi di vini e oli alla ricerca di sentori similari. Mi aspetto le parole per descrivere tutta questa questa verità, terra, bellezza.
Quindi non palla al centro, ma terra al centro e ripartire.
PS a proposito di bellezza, tradotta in arte: il manifesto ufficiale della 13ª edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti è stato realizzato dall’illustratore e designer americano Steven Guarnaccia che, non non ha dipinto con il vino, ma ne ha reso lo spirito.
PS 2: l’osservatore attento avrà riconosciuto Elio nelle foto, chiedendosi magari “lui che cosa c’entra?” C’entra, nel ruolo di genio e “Vignaiolo come noi” premiato da FIVI lo scorso anno per la sua piccola produzione indipendente nelle Marche e c’entra come testimonial e candidato in pectore per fare incetta anche del premio Olivicoltore e Panificatore come noi.
[ph. Gaia Menchicchi / organizzazione: Mirtaxelle Comunicazione]