I 50 Champions fatturano 6,8 miliardi, crescono del 9% l’anno e producono utili operativi pari al 16,7%
L’Economia, supplemento del Corriere della Sera, e ItalyPost hanno svolto una ricerca per individuare i Champion che si sono distinti nel 2021 per i dati di crescita e fatturato.
Nel presentare la ricerca la giornalista Raffaella Polato intervista, tra gli altri, Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo, 1,3 miliardi di giro d’affari 2021, che, sottolinea come Calzolari “nel corso della chiacchierata tocca il problema delle dimensioni. Gli basta una battuta a mettere a fuoco scenario e questione-base. Non è che ce l’abbia con i programmi Tv della domenica, ora di pranzo. A non andargli giù è che vengano spacciate per trasmissioni che aiutano a far conoscere l’agricoltura e l’agro-industria italiane. Per favore: «Quello che raccontano è un mondo bucolico su cui splende sempre il sole», in cui la terra non è anche fango e polvere e persino le stalle profumano. La sostanza è altro. Sono le 21 mila aziende, per 385 mila addetti, che con 155 miliardi di ricavi contribuiscono a «fare» il 14% della nostra manifattura. È l’attivo della relativa bilancia commerciale: il saldo, in rosso ancora nel 2014, è salito fino ai 12 miliardi del 2021.
I numeri parlano di un sistema frammentato
I 50 i Champions fatturano, insieme, 6,8 miliardi, crescono del 9% l’anno e producono utili operativi pari al 16,7%,lo stato di salute del sistema è molto, molto diverso. Forse 21 mila aziende sono troppe, di sicuro ricavi medi di 7,3 milioni indicano una frammentazione esagerata. Non siamo nemmeno più alle piccolissime imprese: siamo alle micro. Senza aggregazioni, e senza «campioni nazionali capaci di fare da leader», difficile, scrive L’Economia- che il Made in Italy possa sfruttare tutte le enormi potenzialità.
Ecco alcuni tra i premiati
Nel comparto ‘Cereali, farine e derivati’, troviamo Biscotti Crich, La Molisana, Antimo Caputo, Panealba, Liguori Pastificio, Il Vecchio Forno. Per il settore ‘Industria conserviera e lavorazione alimenti’: Illycaffè, Red Lions (gruppo Mutti, conserve di pomodoro), Industrie Rolli Alimentari (surgelati), Icam (cioccolato), Acta (gruppo Italpizza, pizze), Rigoni di Asiago (confetture), Parmovo (uova), Fiorentini Alimentari (snack dolci e salati), Caffè Vergnano, Callipo Group (confetture e conserve salate), Kioene (prodotti vegetali). Settore lattiero caseario, Igor, Latteria Montello, Latteria Montello, Delizia, Caseificio Palazzo. Salumi, Fratelli Coati, Gardani e Golfera e per bevande, vini e acque minerali: Acqua Sant’Anna, Palazzo Antinori (vini), Compagnia De’ Frescobaldi (vini), Acqua Lete, Villa Sandi (vini), Lunelli (bibite e spirits), Distilleria F.lli Caffo (spirits), Lauretana (acqua) e Cdz Vini.
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