La voce degli olivi salentini diventa musica sul palcoscenico di Olio Officina Festival.
Gli olivi che producono musica? Certamente! Questo è possibile grazie ad Alberto Fachechi, archeologo industriale e la musicista Angela Trane che, in occasione della tredicesima edizione di Olio Officina Festival, hanno presentato l’innovativo progetto VERDE MUSICALE, nato con lo scopo di ascoltare la voce delle piante sotto forma di musica.
I due salentini hanno dimostrato che anche le piante emettono suoni proprio come tutti gli esseri viventi. Tutto questo durante la manifestazione dedicata all’olio, il cui tema quest’anno è stato olio musicale e svoltasi dal 29 febbraio al 2 marzo a Milano, presso la Fabbrica del Vapore, “Le piante – precisa Fachechi – possiedono circa quindici sensi per percepire la realtà che le circonda e scambiare informazioni anche in relazione all’ambiente in cui vivono. Le piante generano dei segnali elettrici che sono convertiti in musica, permettendoci di capire quanto siano reattive generando musica diversa in ogni momento della giornata”.
Il videoclip amatoriale
Ma non è tutto. Alberto Fachechi e Angela Trane hanno realizzato un inedito cortometraggio amatoriale, per il progetto VERDE MUSICALE, registrato interamente con il cellulare, i cui protagonisti sono gli olivi del Salento. Il videoclip racconta la drammatica situazione in cui versa l’olivicoltura salentina a causa del batterio della Xylella fastidiosa, che ha provocato la morte di oltre ventuno milioni di olivi. Nel film, in cui si avverte un forte desiderio di rinascita, abbiamo sentito la voce degli olivi in forma musicale e abbiamo potuto cogliere la spiccata differenza tra le piante di olivo sane ed quelle afflitte dal batterio Xylella fastidiosa.
“Del problema della Xylella fastidiosa si discute da oltre un decennio, racconta Fachechi, e sono stati realizzati diversi lavori per raccontare questa drammatica situazione, video, mostre fotografiche ecc… Noi, con il progetto VERDE MUSICALE abbiamo voluto fare di più… abbiamo voluto sentire la voce di questi olivi che chiedono aiuto, chiedono di essere salvati”.
Ma come è possibile ascoltare la voce delle piante? Grazie ad un particolare dispositivo che è in grado di captare la variazione di impedenza elettrica delle piante per mezzo di sensori che vengono posizionati sulle foglie o sul tronco dell’albero. Il dispositivo invia allo smartphone gli impulsi elettrici generati dalle piante. Poi un’applicazione dedicata li trasforma in musica.
Fachechi ha poi stupito il pubblico con un’esecuzione dal vivo, in presa diretta, collegando il dispositivo ad un alberello di olivo e facendo ascoltare la musica generata dalla pianta. Tutto questo ci fa comprendere che come tutti gli organismi viventi, anche le piante hanno una propria sensibilità ed emettono suoni. Oggi, proprio in ragione di una specifica tecnologia, è possibile ascoltare la voce delle piante.
La musicista Angela Trane alla tastiera
Inoltre, sempre sull’onda del suono degli olivi, nella giornata di sabato 2 marzo, la musicista Angela Trane, ha deliziato il pubblico con l’esecuzione alla tastiera del brano musicale “Intrecci di vite”, tratto dall’album Sei mesi di piccoli respiri di Diego Bassignana, in arte The Piano Painter.
Insieme sul palco di Olio Officina l’oleologo Luigi Caricato (a sinistra), le violiniste Anna Pederielli e Lilian Urbas con Alberto Fachechi e Angela Trane
Sempre sul palco di Olio Officina Festival, dopo aver ascoltato in presa diretta il suono degli olivi, la violinista Anna Pederielli e la violoncellista Lilian Urbas hanno eseguito il brano “Celebre liquido sonoro”. Anna Pederielli, l’autrice del brano musicale, partendo proprio dalle tracce sonore emesse dagli alberi, e raccolte attraverso i sensori applicati da Alberto Fachechi e Angela Trane, ha realizzato degli spettrogrammi grafici a computer traducendoli in spartito musicale. In questo modo ha trasformato la melodia scaturita dagli alberi in note musicali suonate da violino e violoncello, in stretto dialogo tra loro.