A Milano la prima uscita pubblica di Giorgia Meloni
A conclusione della tre giorni al Villaggio Coldiretti di Milano pubblichiamo le più significative prese di posizione.
Per prima cosa elenchiamo le priorita’ in cinque punti per il nuovo governo presentate dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini al Villaggio Coldiretti di Milano.
“Sfruttare i fondi del Pnrr per garantire la sovranità alimentare ed energetica e ammodernare la rete logistica; istituire il ministero dell’agroalimentare e difendere i 35 miliardi di fondi europei oggi a rischio; no al Nutriscore, al cibo sintetico e agli accordi internazionali che penalizzano il made in italy: fermare l’invasione di cinghiali; realizzare un piano invasi per garantire acqua in tempi di siccita’.
I cinque punti sono stati elencati davanti a migliaia di contadini che hanno lasciato le campagne per scendere in piazza “a denunciare una situazione insostenibile che minaccia la sopravvivenza stessa del made in italy a tavola a causa degli effetti scatenati dalla guerra in ucraina”.
Centinaio: il castello del Nutriscore sta crollando, serve ministero che permetta a intera filiera di fare squadra in Ue
“Vogliamo che le nuove generazioni sappiano da dove arriviamo: la terra, i nostri prodotti, i territori. Non possiamo pensare che le scelte alimentari siano condizionate da un’etichetta anomala e semplificatrice che ha dietro un ragionamento banale. Tutto fa bene e tutto fa male, dipende dalle quantità che consumiamo. L’Italia deve andare nella direzione che ci sta chiedendo il settore, così che il nostro paese possa andare in Europa a testa alta e far capire perché il Nutriscore è sbagliato.
Per fare questo bisogna strutturare un ministero diverso, un ministero dell’agroalimentare che permetta non solo al settore agricolo, ma all’intera filiera, di andare con la giusta voce a spiegare agli altri paesi le nostre ragioni e fare gioco di squadra in Ue, anche insieme alle associazioni di categoria”. Lo ha detto il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, sen. Gian Marco Centinaio, intervenendo al Villaggio Coldiretti a Milano. “Il castello del Nutriscore sta già crollando, tanto che il suo ideatore è sempre più nervoso e accusa l’Italia di fare lobby – ha aggiunto – . L’Italia non fa lobby, sta tutelando la Dieta Mediterranea che è patrimonio dell’umanità. In Europa abbiamo portato la questione dell’etichettatura d’origine chiedendo di indicare la provenienza. Ci hanno risposto che si rischiava di inquinare il mercato. Con l’etichettatura a semaforo il mercato non si inquina, si distrugge”, ha concluso Centinaio.
A Milano la prima uscita di Giorgia Meloni: “Dalla difesa dell’interesse nazionale soluzioni comuni“
Al Villaggio Contadino di Coldiretti a Milano il primo intervento pubblico di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, dopo la vittoria delle elezioni domenica sera. “Bisogna ripensare le catene partendo da catene nazionali dove è possibile”, ha detto ribadendo quanto già spiegato prima del voto al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Servono, ha spiegato, “catene europee dove non è possibile averle nazionali”. Friend-shoring, cioè Paesi alleati, espressione spesso utilizzata da Janet Yellen, segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, “quando non è possibile averle europee”. Near-shoring, cioè catene vicine, “quando non è possibile averle neanche con i Paesi alleati”, ha aggiunto. L’obiettivo è “controllare le catene di approvvigionamento. Altrimenti siamo in balia degli eventi. Questo è il nostro approccio”. In tutti i settori, a partire da energetico.
Meloni ha poi spiegato che “non intendiamo fare da soli. Credo nei corpi intermedi. La politica deve avere il buonsenso di ascoltare e decidere ma anche l’umiltà di chiedere a chi vive ogni giorno i problemi. Aspettatevi di essere interpellati”, ha detto ancora la leader di Fratelli d’Italia all’evento Coldiretti.
Presidente di Coldiretti ER Nicola Bertinelli: “Parliamo con la politica per trovare soluzioni al momento di crisi”
“All’indomani delle elezioni, siamo al Villaggio Coldiretti di Milano per ribadire che non c’è tempo da perdere e bisogna intervenire subito perché la drammatica situazione dei costi delle imprese agricole minaccia direttamente la disponibilità di prodotti per le forniture di cibo alle famiglie italiane con uno shock dal punto di vista alimentare, economico e occupazionale a livello nazionale”. Lo ha detto il Presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli, alla guida di 3.500 soci della regione arrivati al Castello Sforzesco per la tre giorni che mette in mostra, nel centro di Milano, il meglio del vero Made in Italy che arriva dalle campagne.
“Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni” aggiunge il Direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri nel sottolineare che bisogna intervenire subito per contenere il caro energia e i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro. “È inoltre necessario – ha proseguito il Direttore di Coldiretti regionale – tutelare le centinaia di migliaia di posti di lavoro messe a rischio dalla proposta dell’Unione Europea di ridurre di oltre la metà l’uso di sostanze chimiche in agricoltura entro il 2030. Si tratta di un attacco alla nostra agricoltura che è già la più green d’Europa”.
Il Parmigiano Reggiano al Villaggio Coldiretti a Milano
Il Consorzio presente con i propri stand in cui sono previsti momenti di degustazione di Parmigiano Reggiano e di racconto della DOP
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