La DG SANTE ha promosso, dal 2 al 17 maggio 2022, il sistema dei controlli ufficiali sulla produzione di latte e prodotti lattiero-caseari italiano. La relazione contiene raccomandazioni rivolte alle autorità italiane finalizzate a porre rimedio alle carenze individuate
La Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea ha pubblicato la relazione finale sull’audit condotto in Italia a maggio 2022 per valutare i controlli ufficiali relativi alla sicurezza del latte e dei prodotti lattiero-caseari.
I risultati dell’audit sono basati su un esame della documentazione e dei registri di controllo, su colloqui e discussioni con le autorità competenti, e sulle visite effettuate in un numero limitato di stabilimenti lattiero-caseari.
Conclusioni sulla normativa, sulle misure di attuazione e sulle autorità competenti
L’Italia ha adottato provvedimenti legislativi e amministrativi relativi al settore lattiero-caseario che sono coerenti con le normative europee e le norme nazionali prevedono deroghe in linea con il diritto dell’Unione.
Le autorità competenti (AC) italiane responsabili del sistema dei controlli ufficiali sono chiaramente designate e sono dotate di una struttura e un’organizzazione adeguate all’esecuzione dei loro compiti, come pure di poteri adeguati ad adottare misure di esecuzione nei casi di non conformità.
Le AC regionali e locali delle tre regioni scelte come esempio erano però spesso carenti in termini di personale e si è resa necessaria una stretta cooperazione tra il personale impiegato in altre aree per mantenere un’adeguata efficienza dei controlli ufficiali. I flussi di comunicazione e la cooperazione tra i differenti livelli delle autorità competenti coinvolte nel settore lattiero-caseario sono consolidati e in generale efficaci. È in vigore un sistema di formazione volto a garantire che il personale ufficiale esegua adeguatamente i propri compiti e che i funzionari siano sempre sufficientemente aggiornati e competenti.
Conclusioni sulla registrazione e sul riconoscimento degli stabilimenti alimentari
Sono presenti procedure generali per la registrazione e il riconoscimento di tutti gli OSA (Operatori Settore Alimentare) lungo tutta la filiera lattiero-casearia.
L’attuazione del sistema vigente per il riconoscimento degli OSA garantisce che tutte le imprese alimentari ammissibili al riconoscimento siano dotate di un riconoscimento valido, che tutte le attività effettuate siano debitamente oggetto del riconoscimento e che gli OSA rispettino pienamente i requisiti normativi. Prove documentate a dimostrazione hanno dimostrato la regolare revisione dei riconoscimenti.
Conclusioni sui controlli sulle aziende produttrici di latte e colostro
Le aziende lattiero-casearie sono sottoposte a periodici controlli ufficiali per verificare la salute e il benessere degli animali e l’uso di medicinali veterinari, mentre la verifica della conformità ai requisiti normativi in materia di igiene è generalmente effettuata solo su una percentuale limitata di aziende agricole.
L’attuazione dei controlli pianificati è stata ampiamente soddisfacente in due delle tre regioni scelte come esempio.
La Campania non ha raggiunto i suoi obiettivi annuali nel periodo 2019-2021. In Campania la percentuale di attuazione dei controlli ufficiali pianificati (verifiche veterinarie che riguardavano anche gli aspetti igienici nelle aziende lattiero-casearie) sulle aziende bovine e bufaline nel periodo 2019-2021 era circa del 50 %; per esempio nel 2021 sono state eseguite 86 delle 130 ispezioni pianificate sulle aziende (bovine, bufaline, ovine e caprine). Nella sua risposta al progetto di relazione, l’AC della Campania ha dichiarato che gli obiettivi annuali programmati non sono stati raggiunti a causa della carenza di personale e del COVID-19. La situazione è migliorata nel 2021 anche per via della possibilità di ridurre la frequenza dei controlli ufficiali fino al 50 %, secondo quanto concordato con il ministero della Salute.
Conclusioni sui controlli sul latte crudo al momento della raccolta
Il sistema di controllo verifica se gli OSA rispettano i requisiti obbligatori per il latte vaccino, caprino, ovino e bufalino crudo, generalmente con la stessa frequenza. Le non conformità relative alla qualità del latte crudo, inclusi i casi in cui è stata rilevata la presenza di residui di sostanze inibenti, sono state rilevate e risolte in modo efficace dall’industria lattiero-casearia e sono state, in generale, oggetto di adeguato follow-up a livello di azienda durante i controlli ufficiali.
Conclusione sui controlli ufficiali sulla conformità degli operatori del settore alimentare alle norme in materia di igiene
Il sistema dei controlli ufficiali è basato sul rischio e copre l’intero settore lattiero-caseario. Le AC applicano procedure, istruzioni e liste di controllo volte a garantire la coerenza e l’uniformità dei controlli ufficiali. Tuttavia, la loro attuazione non risulta efficace nel far rispettare gli obblighi degli operatori per quanto riguarda il campionamento per l’autocontrollo, l’etichettatura, la tracciabilità e le procedure basate sui principi HACCP.
Conclusione sui programmi di campionamento ufficiale e sui laboratori
Il sistema dei controlli ufficiali è sostenuto da una rete di laboratori ufficiali accreditati che lavorano con metodi accreditati. L‘affidabilità dei risultati forniti è garantita dalla regolare partecipazione a prove interlaboratorio, con risultati generalmente soddisfacenti.
Conclusioni sul sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (RASFF)
In base agli esempi esaminati dal gruppo incaricato dell’audit, il sistema vigente per trattare le notifiche RASFF funziona efficacemente.
Conclusioni sul sistema di supervisione e di audit interni
Gli audit sulle AC sono effettuati, nonostante alcune difficoltà operative, e sono in generale efficaci nell’individuare carenze rilevanti e nel superarle. Sono istituiti e applicati meccanismi di supervisione per valutare le prestazioni del personale.
Il sistema dei controlli ufficiali non risulta efficace nel far rispettare gli obblighi degli operatori per quanto riguarda l’origine dei SOA (sottoprodotti di origine animale) di origine lattiero-casearia (categorizzazione, trasporto e utilizzo).
La relazione contiene raccomandazioni rivolte alle autorità italiane finalizzate a porre rimedio alle carenze individuate.