Altro che cucina iper-spettacolarizzata o, per contro, nonnista. Altro che sala coreografata o, per contro, svilita. Siccome non viviamo in un eterno film ambientato in un ristorante, comedy o drama che sia, esistono per fortuna opportunità terrene e reali per far emergere giovani talenti.
Aimo e Nadia, con un appuntamento del 20 marzo all’Istituto Alberghiero di Molfetta (Ba), ha lanciato la prima edizione de “Il Premio Aimo e Nadia per i Giovani”, una sfida a squadre creata proprio per stimolare la crescita personale e professionale degli studenti del 4° e 5° anno degli Istituti Alberghieri.
Sei ragazzi vincitori, tra sala e cucina, ospitati (e rimborsati) per 6 mesi all’interno del Gruppo Aimo e Nadia, lavorando al Bistro a Voce o al Luogo di Aimo e Nadia. Più un corso di perfezionamento, presso ALMA – Scuola Internazionale di Cucina Italiana – a Colorno, sulla base delle attitudini e predisposizioni personali.
Perché è bella questa notizia?
Perché tra tanto parlare di carenza del personale, c’è chi si attiva per rendere concreta e meno illusoria l’esperienza di lavoro in un ristorante reputato, iniziando da una vittoria. Perché la formazione è una freccia che va nella direzione del futuro. Perché la provincia può rivelarsi una riserva aurea.
Il Gruppo Aimo e Nadia guidato dagli Chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani (che proprio all’alberghiero di Molfetta ha studiato) e da Stefania Moroni, che proseguono il percorso iniziato da Aimo e Nadia 60 anni fa, ha oltre 90 dipendenti, di cui il 70% sono under 35. E intreccia nel suo percorso cibo, arte e formazione. Numeri da rileggere. Che contano. E progetti impegnativi, soprattutto la formazione.
La formazione è fondamentale, come lo sono anche “l’impegno, la costanza, lo studio e il lavoro di squadra”. Così Stefania Moroni, figlia dei fondatori e CEO del Gruppo, che aggiunge: Il premio si ispira proprio ad Aimo e Nadia perché uno dei più importanti insegnamenti che tuttora ci regalano è una curiosità infinita. Per noi oggi è un modo di restituire a loro una idea di ristorazione dove al centro sono sempre e comunque le persone, siano esse colleghi, clienti, fornitori.”
Aimo e Nadia per i giovani: il tema, i vincitori
“PUGLIA, UN TERRITORIO DA RACCONTARE”: Sostenibilità ed educazione alimentare, le fondamenta per i protagonisti di domani. Questo il tema in gioco. Questi il podio e i menu, che ci interessano moltissimo perché esprimono la visione di questi ragazzi:
1° posto > Davide Mastrotaro 5° anno (Cucina) – Erika Losito 5° anno (Sala) con (Aiuto) Salvatore Ciciriello 4° anno (Cucina) – Marco Sebastiani 4° anno (Sala)
Menu Proposto: ANTIPASTO – La costa pugliese: Pralina di gamberi di Gallipoli, tartare di pesce salpa con salsa di pompelmi e fichi secchi
PRIMO – Un piatto più storie: Pasta ripiena di cime di rapa, fonduta di pallone di gravina e bagnetto verde
Abbinamento vini: AKA CHERME’ SPUMANTE ROSE’ / LE “ROTAIE” SUSSUMANIELLO ROSE’
2° posto: SergioValente 5° anno (Cucina) – Grazia Cilli 5° anno (Sala) con (Aiuto) Sergio Cirillo 4° anno (Cucina) – Graziana Amorese 4° anno (Sala)
Menu Proposto: APERITIVO: Bruschetta di pane di Altamura
ENTREÉ: Flan di carota di Polignano
PRIMO Risotto alle cime di rapa
Abbinamento vini: CALAFURA TOMARESCA IGT / TALO’ SAN MARAZANO IGP
3° posto: Francesco Camporeale 5° anno (Cucina) – Francesco Losito 5° anno (Sala) con (Aiuto) Alessio Schisa 4° anno (Cucina) – Davide Zafferino 4° anno (Sala)
Menu Proposto: ANTIPASTO: Tartare di Ricciola marinata agli agrumi
PRIMO : Orecchiette di grano arso con cime di rapa e burrata
Abbinamento vini: ZINZULA IGT ROSATO, MASSERIA ALTAMURA / FIVE ROSES, LEONE DE CASTRIS
Lettori di Lentium, questi ragazzi hanno vinto il premio Aimo e Nadia per i giovani: andiamo a trovarli a Milano?