Fabio Amadei, nato a Brunico durante una vacanza estiva, dove il suo arrivo al mondo è stato accompagnato da un evento insolito: è stato trasportato a Parma in un cestino del pane.
È strano pensare che in quei primi giorni di vita altoatesini di Fabio, si siano già insinuati i fili conduttori delle sue esperienze future: l’amore per l’ambiente, la passione per le culture locali e il territorio.
La sua formazione lo ha portato a laurearsi in Scienze gastronomiche presso l’Università di Parma, durante gli anni di studio, ha avuto modo di approfondire la conoscenza delle tradizioni culinarie e delle peculiarità enogastronomiche di diverse regioni italiane, diventando un percorso entusiasmante, che ha alimentato la sua curiosità e lo ha spinto ad approfondire i legami tra cibo, cultura e sostenibilità.
Oggi, può dire di aver trasformato la sua passione in una professione gratificante, diventando docente di Cultura gastronomica e sostenibilità presso ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina italiana.
Questa opportunità gli consente di condividere le sue conoscenze con studenti provenienti da tutto il mondo, che desiderano imparare non solo le tecniche culinarie, ma anche l’importanza di un approccio sostenibile alla gastronomia.
Il lavoro non si limita solo all’insegnamento teorico in aula, in quanto convinto che l’apprendimento sia più efficace quando è coinvolgente e pratico, cercando sempre di organizzare attività che permettano agli studenti di sperimentare direttamente ciò che imparano, organizzando visite guidate a mercati locali, aziende agricole e produttori artigianali, in modo da far comprendere loro l’importanza di una filiera corta e di un’agricoltura rispettosa dell’ambiente.
La sostenibilità è uno dei temi centrali della sua ricerca e delle sue lezioni, cercando di sensibilizzare gli studenti sulle questioni legate all’uso responsabile delle risorse, alla riduzione degli sprechi alimentari e alla valorizzazione delle produzioni locali. Inoltre, incoraggia il dibattito e lo scambio di idee sulla necessità di un cambiamento nel settore alimentare, affrontando argomenti come l’agricoltura biologica, il commercio equo e solidale e le pratiche agricole sostenibili.
La esperienza come docente gli ha confermato che la cultura gastronomica può essere uno strumento potente per promuovere la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. Ogni giorno, si impegna a trasmettere agli studenti non solo competenze tecniche, ma anche una consapevolezza critica che li spinga a diventare futuri professionisti responsabili e consapevoli dell’impatto che le loro scelte possono avere sul pianeta.
Guardando indietro a quei primi giorni di vita trascorsi nella meravigliosa cornice altoatesina, si dice grato per le esperienze e le opportunità che lo hanno portato fino ad all’ALMA, orgoglioso di poter unire la passione per la gastronomia con la sostenibilità, contribuendo a creare un futuro migliore per il settore culinario e per il nostro pianeta.
