Un Natale da -are -ere -ire

Natale -are-ere-ire

Perché essere monotematici – tutto dolce o salato, tutto da mangiare o da bere – e perché essere ingordi pensando solo a consumare subito, quando invece il periodo delle feste offre pretesti per doni gastronomici diversi e durevoli? Ecco allora dei personali suggerimenti in -are, -ere. -ire.

Centellin-are. Aruntam, spirits in cioccolato

Natale Aruntam tavolette cioccolato sambuca mirto gin

Sono almeno tre – Gin, Sambuca e Mirto Spritz, gli spiriti che caratterizzano una speciale edizione delle tavolette di cioccolato Aruntam, che dove appare miete premi. Da centellinare, perché il cioccolato non si divora a gran morsi. Da centellinare, per meglio capire le note sensoriali particolari.

God-ere. Chiambretto e il bunèt fatto cioccolatino

Natale Chiambretto cioccolatino bunèt bonèt

A Torino il cioccolato è una tradizione – anche per i non torinesi, eh! Uno dei pezzi più famosi di Chiambretto – il cioccolato di Torino 1910, è il Chiambrettino, ossia il bunèt (o bonèt) versione cioccolatino. Che ha proprio la forma di un minibudino e intender non lo può chi non lo prova. 

Sven-ire. Romanengo, pinoli confettati e alt(r)a confiserie

Natale Romanengo pinolo confettato

Romanengo è uno di quei brand-cognomi che un genovese, autentico o adottivo, conosce dalla nascita: confetteria, canditi, fondents, cioccolatini, gelatine. Pinoli confettati. Un Eden dolciario con la filosofia di un’antica bottega, che restituisce senso alla parola confiserie. C’è anche l’eshop! 

Decor-are. Simona Solbiati, cioccolato per ogni festa (e non solo)

Natale Simona Solbiati palline cioccolato

Nel suo laboratorio di Milano, Simona Solbiati crea artigianalmente con ogni stagione e festività collezioni a tema lavorando con fantasia cioccolato belga al latte, fondente e bianco. Per decorare, sì, perché uno dei best seller sono proprio le palline natalizie. Dureranno sull’albero?

Includ-ere. Santa Teresa, il rum venezuelano dallo spirito scozzese

Natale Santa Teresa 1796 rum affinato botti Seyside Whisky

La casa venezuelana Santa Teresa 1796 ha lanciato il Rum Speyside Whisky Cask Finish, affinato 13 mesi in botti di Whisky Speyside. Questo rum dallo spirito scozzese sostiene Progetto Alcatraz, un programma di inclusione e recupero sociale dei ragazzi di strada tramite il rugby. 

Scopr-ire. Chateau Highball cocktail ready to serve in bottiglia

Natale Chateau Highball cocktail ready to serve

Chateau Highball, nome altisonante e pop, combina Chateau come per gli champagne e highball cioè i cocktail frizzanti. Dietro, una startup giovane e geniale che segue tutta la filiera di questi cocktail ready to serve in bottiglia, finora Gin & Tonic, Vodka Soda, Whisky Soda, Tequila Soda. 

Stup-ire. Con un gelato rivisitato pandoro. O viceversa?

Natale IGI ricetta delizie pandoro pistacchio Sonia Peronaci

Partire da prodotti comprati e realizzare un upgrade. Ecco le Delizie al pandoro e pistacchio, da un’idea di Sonia Peronaci in collaborazione con IGI Istituto per il Gelato Italiano. Per stupire creando monoporzioni o bocconcini anche più piccoli, dipende dagli stampi a disposizione. E dall’estro.

Preparazione: 1 ora
Raffreddamento: 2,5 ore
Cottura: 5 minuti
Difficoltà: facile
Costo: medio

Ingredienti per 6 monoporzioni

Pandoro 750 g

Per il ripieno
Magnum Algida pistacchio 2

Per la bagna alla vaniglia
Zucchero 50 g
Acqua 50 g
Vaniglia 1 cucchiaino di estratto

Per la glassa pinguino
Cioccolato fondente 450 g
Burro di cacao 200 g
Olio di semi di girasole 40 g

Per completare
Granella di pistacchi 200 g

Procedimento

Per la bagna
Mettere in un pentolino l’acqua, lo zucchero e l’estratto di vaniglia e portare a bollore mescolando fino a che lo zucchero non si sarà completamente sciolto. Quindi spegnere il fuoco e lasciare raffreddare.

Per le basi
Tagliare il pandoro in sezioni orizzontali spesse 5 mm. Quindi copparle in modo da ottenere 6 dischi da 8,5 cm e 6 dischi da 7 cm.
Prendere i dischi più grandi e usarli per foderare altrettanti stampini a semisfera con diametro da 7 cm e altezza da 3,5 cm, quindi inumidirli con la bagna preparata.

Per il ripieno
Prendere i gelati al pistacchio e tritarli grossolanamente a coltello; quindi, riempire di gelato le cupole rivestite di pandoro e incoperchiare tutto con i dischetti di pandoro più piccoli, anch’essi inumiditi con la bagna sul lato interno. Raffreddare in freezer per 2 ore.

Per la glassa pinguino
Sciogliere il cioccolato al microonde o a bagnomaria insieme al burro di cacao. Mischiare i due ingredienti sciolti, aggiungere l’olio di semi di girasole e la granella di pistacchi, mescolando con una frusta. Quando la temperatura della glassa sarà sui 30-32°, immergere uno a uno i dolcetti congelati con la calotta all’ingiù e rigirarli nella glassa con una spatolina o forchetta per rivestirli completamente. Far sgocciolare l’eccesso di glassa, disporre le delizie su una gratella appoggiata su una placca da forno, raffreddarle in freezer su un vassoio foderato di carta forno per 10 minuti in modo che la copertura si rapprenda.

Non mi resta che augur-are il meglio, condivid-ere, gio-ire.

Daniela Ferrando