La tesi “Esplorando la Sostenibilità nel Settore Oleario: un Confronto tra Fratelli Carli e Monini” è un’indagine approfondita sull’olio come prodotto naturalmente sostenibile, ma che ancora manca di una comunicazione adeguata. Il Professor Francesco Lenoci dell’Università Cattolica di Milano guida questo studio ambizioso, il quale si propone di analizzare criticamente i documenti redatti da due realtà leader nel settore, ossia Fratelli Carli e Monini, al fine di cogliere appieno il significato di sostenibilità e le sfide associate e ci si interroga su come tali aziende possano migliorare la trasparenza, la chiarezza e l’efficacia dei messaggi trasmessi per sensibilizzare e coinvolgere il pubblico riguardo alla sostenibilità.
Viaggio nella sostenibilità: di Elisa Ronco
Nel mio elaborato ho deciso di approfondire il tema della sostenibilità, il suo significato, la sua storia dalla nascita negli anni ’70 agli obiettivi previsti per il 2030 e come questa rappresenti un vantaggio competitivo per le imprese che la applicano e la comunicano nel modo corretto, infatti, nell’ambito della sostenibilità non possiamo prescindere dalla responsabilità sociale d’impresa, cioè l’interesse che l’impresa dimostra nei confronti dell’ambiente e della collettività e che manifesta tramite comportamenti socialmente responsabili nello svolgere la sua attività.
L’importanza della sostenibilità
Con il termine sostenibilità facciamo riferimento al fatto che “l’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.
Dal 1970 al 2030: le tappe principali
Negli anni ’70 ha iniziato a manifestarsi l’esigenza di una crescita economica sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Nel 1987 nel rapporto Burtland intitolato Our Common Future preparato per la Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite viene presentato per la prima volta il concetto di sviluppo sostenibile e delle tematiche green volte a preservare l’ambiente mettendo anche in luce il legame esistente tra disuguaglianza, povertà e degrado ambientale, proponendo anche delle possibili soluzioni.
Nel 2008 nasce il programma Shaping a Sustainable Future che riprende una frase del 1948 detta da Huxley al fratello del Direttore Generale dell’Unesco “sono sempre più convinto che non esista un sistema di morale adeguato che non includa nella sfera della relazione morale non solo gli altri esseri umani, ma anche glianimali, le piante e persino le cose”.
Nel 2011 in Svezia viene adottata la Strategia dell’Unione Europea per lo Sviluppo Sostenibile, ossia un piano a lungo termine che mira a coordinare le politiche dei singoli Stati membri per raggiungere uno sviluppo sostenibile a livello economico, sociale ed ambientale che si concretizza nel 2015 con l’approvazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che promuove il benessere umano e protegge l’ambiente stabilendo 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030.
Bilancio di sostenibilità
Il bilancio di sostenibilità è lo strumento chiave con cui l’amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in modo da consentire ai cittadini di conoscere e formulare un proprio giudizio sull’operato dell’amministrazione in termini di sostenibilità.
Linee guida e standard:
Per redigere il bilancio di sostenibilità possiamo fare riferimento a diverse linee guide e standard, tra cui:
- United States Global Compact: è un’iniziativa volontaria che ha lo scopo di promuovere la responsabilità sociale dell’impresa, si basa sul Patto Globale firmato dai leader dell’economia mondiale, a supporto dei dieci principi universali in tema di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione.
- Global Reporting Iniziative o GRI: ha individuato uno standard unificato che consente di valutare velocemente i report, giudicarli equamente e confrontarli in modo semplice con l’obiettivo di guidare le imprese nella creazione di un sistema credibile e attendibile per il report di sostenibilità.
- Direttiva sull’informativa non finanziaria: stabilisce l’obbligo per le imprese di grandi dimensioni e imprese di interesse pubblico di redigere il report di sostenibilità indicando le informazioni su questioni ambientali, sociali e trattamento dei dipendenti, rispetto dei diritti umani, diversità negli organi aziendali e anticorruzione.
- ESG Environmental, Social and Governance: noto anche come Persone, Pianeta e Profitti si basa sul concetto che le imprese non dovrebbero concentrarsi solo sui profitti ma anche sugli aspetti fondamentali in tema di sostenibilità.
Il settore alimentare: focus sull’olio
La sostenibilità riguarda ogni aspetto della nostra vita ed in particolare il cibo che ogni giorno scegliamo di mettere sulle nostre tavole e proprio per questo motivo ho scelto di analizzare il settore alimentare ed in particolare mi sono focalizzata sul settore dell’olio, in quanto prodotto cardine del made in Italy, importante non solo per l’alimentazione umana e animale ma anche per la produzione industriale, come nella produzione del biodiesel e come fonte di energia rinnovabile.
È un prodotto che è di per sé sostenibile ma la cui comunicazione è ancora acerba.
Consumatori attenti alla sostenibilità
Un’indagine svolta da Deloitte mostra come negli ultimi anni, soprattutto dalla pandemia di Covid- 19, i consumatori si siano mostrati più attenti verso gli alimenti salutari e sostenibili dicendosi disposti anche a pagare un prezzo più elevato in virtù di queste caratteristiche, “scegliere in modo più consapevole gli alimenti, combinato ad un uso più ponderato delle risorse può davvero fare la differenza”.
Questo è un esempio di come la sostenibilità possa essere un vantaggio competitivo per le imprese.
Confronto tra i bilanci di sostenibilità
Per illustrare meglio come è formato un bilancio di sostenibilità, nel mio elaborato ho deciso di analizzare e confrontare i bilanci di sostenibilità di due protagonisti del settore: Fratelli Carli e Monini
Fratelli Carli
Fratelli Carli nasce nel 1911 a Oneglia, in Liguria, dall’idea di Giovanni Carli di vendere porta aporta la produzione di olio di oliva dell’uliveto di famiglia.
Nel 2014 è la prima realtà italiana ad ottenere la certificazione B Corp che attesta che oltre alloscopo di lucro, persegue finalità di beneficio comune operando in modo responsabile, sostenibile etrasparente.
Nel 2019 diventa Società Benefit secondo l’ordinamento italiano, inserendo nello statuto il perseguimento, oltre all’utiIe, di finalità di beneficio comune.
Nel 2020 redige il primo report di sostenibilità.
Monini
Monini nasce nel 1920 a Spoleto, in Umbria, dall’idea di Zefferino Monini di produrre e commercializzare l’olio extra vergine di oliva, prodotto allora poco conosciuto.
Oggi Monini fa parte del Gruppo Monini, che comprende sei società e la cui capogruppo è Ze.Flor Srl.
Nel 2021 redige il primo bilancio di sostenibilità.
Somiglianze e differenze
Entrambi i bilanci di sostenibilità si aprono con un messaggio di apertura con cui i Presidenti delle società spiegano ai lettori qual è il significato che altri attribuiscono alla parola sostenibilità e raccontano il loro percorso sostenibile sviluppato nel corso dell’anno.
Proseguono facendo un breve riassunto della loro storia.
Entrando nel vivo del report vediamo che i Pilastri sono gli stessi per entrambe le società:
1. Persone
2. Ambiente
3. Filiera produttiva
4. Prodotti
5. Materiali
6. Tradizione e culturaNonostante le strategie attuate dalle due società siano diverse, gli obiettivi perseguiti sono praticamente gli stessi e possiamo identificare:
- Salute;
- Istruzione;
- Acqua pulita;
- Energia pulita;
- Lavoro dignitoso;
- Innovazione;
- Produzione e consumo responsabile;
- Lotta al cambiamento climatico;
- Preservare la vita sottacqua;
- Preservare la vita sulla terra;
- Partnership per raggiungere gli obiettivi.
Ci sono anche alcune differenze:
- Fratelli Carli è una società singola mentre Monini appartiene al Gruppo Monini;
- Monini non ha redatto l’analisi di materialità, analisi fondamentale per capire quali sono gli obiettivi ritenuti più importanti dagli stakehoIder e in che modo conciliarli con quelli aziendali;
- Fratelli Carli non ha inserito i numeri che riassumo i numeri della sostenibilità ottenuti durante l’anno;
- Fratelli Carli, a mio parere, ha ottenuto un punteggio leggermente superiore per quanto riguarda le strategie applicate per raggiungere gli obiettivi prefissati;
- Monini non ha sottoposto il bilancio di sostenibilità all’attività dei revisori che dovrebbero esprimere un giudizio sulla veridicità e correttezza delle informazioni riportate nel bilancio di sostenibilità esaminato, che è una grave mancanza.
Alla luce di tutto questo, il bilancio più completo risulta essere quello di Fratelli Carli.
In ultimo vorrei ribadire l’importanza del bilancio di sostenibilità in quanto non è solo un modo per farsi conoscere e dar evidenza al mercato del proprio progresso sostenibile ma negli ultimi anni è anche diventato un documento importante per le banche nel valutare l’affidabilità creditizia delle aziende, infatti, oltre ad analizzare i documenti economici, patrimoniali e finanziari analizzano anche come l’agire di queste imprese si riflette sul piano ambientale e sociale.
Settore Oleario e Sostenibilità’: Una tesi di Laurea Magistrale
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31 Luglio 20231 Agosto 2023
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