
Tre Bicchieri 2025: L’Umbria brilla con 17 vini premiati
La Guida dei Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso ha svelato i suoi verdetti, celebrando l’eccellenza enologica italiana. Tra le regioni più premiate, spicca l’Umbria, che con i suoi 17 vini insigniti dei prestigiosi Tre Bicchieri conferma la sua posizione di protagonista nel panorama vitivinicolo nazionale.
La Strada dei Vini Etrusco Romana di Orvieto sotto i riflettori
In particolare, la Strada dei Vini Etrusco Romana di Orvieto si è distinta con tre delle sue aziende associate: Argillae, Castello della Sala – Antinori e Decugnano dei Barbi. I loro Orvieto Classico Superiori, annate 2022 e 2023, hanno conquistato la giuria grazie alla loro eleganza e complessità.
Un’Umbria variegata e di qualità
L’Umbria, pur non vantando un territorio vastissimo, offre una straordinaria varietà di vini, dal Sagrantino al Montefalco, passando per il Trasimeno Gamay e il Ciliegiolo di Narni. La regione si conferma un territorio vocato per la viticoltura, capace di produrre vini bianchi e rossi di grande carattere e tipicità.
Il successo della Guida dei Vini 2025
Presentata a Roma lo scorso 13 ottobre, la Guida dei Vini 2025 ha riscosso un grandissimo successo di pubblico. Oltre 498 vini hanno ottenuto i Tre Bicchieri, mentre 52 cantine sono state premiate per la prima volta. Un riconoscimento che premia il lavoro e la passione di produttori che, anno dopo anno, si impegnano per offrire il meglio della produzione enologica italiana. Chi sono le Aziende premiate della Strada dei vini etrusco romana di Orvieto:
“Argillae”: L’azienda agricola si estende su dolci colline tra Allerona e Ficulle a nord-ovest di Orvieto su di una superficie di circa 220 ettari che si snodano lungo il percorso dell’autostrada del Sole A1 (uscite di Fabro ed Orvieto). Il territorio delimitato ad est dal Rio Torto, affluente del fiume Paglia, che solca longitudinalmente L’azienda, è costituita dalla presenza di terreni argillosi- sabbiosi, caratterizzati dalla presenza di particolari formazioni geologiche dette “calanchi”. Questi si presentano come ampie e profonde spaccature del terreno, frutto dell’erosione creata dagli agenti atmosferici, in particolare lungo le valli pluviali, circa 2 milioni di anni fa. In questi tagli, operati dalla natura sui fianchi delle colline, a causa della continua attività erosiva, non cresce nulla, ma il territorio assume una connotazione particolare che fa della zona un’area di grandissimo valore paesaggistico. Numerosi sono i reperti fossili (conchiglie, molluschi…etc), risalenti ad epoche plioceniche in cui le acque occupavano tutto questa area fino a lambire Citta’ della Pieve.
Vitigni e Vini:L’azienda agricola vanta una superficie vitata di 38 ettari, con una esposizione est-ovest su pendici di ridenti ed assolate colline. La particolare costituzione del terreno (calcareo argillosa), l’attitudine degli impianti, che oscilla tra i 350 ed i 500 metri sul livello del mare, l’ottima esposizione, il particolare microclima nonché l’attenta scelta dei vitigni (merlot, cabernet sauvignon, chardonnay e sauvignon blanc) con particolare attenzione alle varietà più tipiche della zona (grechetto, verdetto, drupeggio, procanico emontepulciano),ne fanno un terroir irripetibile vocato a produzioni di eccellente qualità. Le operazioni di potatura secca, verde e la vendemmia sono svolte rigorosamente a mano. I vigneti sono gestiti in modo da salvaguardare il territorio e l’ecosistema che Io circonda. L’azienda dispone diuna cantina dotata delle più moderne tecnologie. Oltre alla produzione vitivinicola, fiore alI’occhiello dell’azienda, si estende l’uliveto su una superficie di circa 11 ettari con una produzione di circa 1.500 litri di olio.
Castello della Sala – Antinori: Il Castello della Sala, eretto nel 1350 da Angelo Monaldeschi della Vipera, si trova a nord ovest di Orvieto, quasi al confine tra Umbria e Toscana. La tenuta fu acquistata dal marchese Niccolò Antinori, con annessi le 29 fattorie e 483 ettari di campi e boschi. Il centro aziendale si trova all’esterno della bella fortezza medievale sorta a 400 metri di quota a guardia del sottostante fiume Paglia. Proprio in questi versanti argillosi e fossiliferi il marchese Piero Antinori ha condotto per anni numerosi esperimenti enologici e di viticoltura, per selezionare i migliori cloni e le migliori varietà. L’obiettivo raggiunto è stato quello di produrre vini innovativi, da varietà di uve tradizionali e non per l’Umbria, e realizzare, accanto ai grandi rossi, vini bianchi di straordinaria qualità e interesse che hanno ricevuto, come è il caso del Cervaro della Sala, riconoscimenti nazionali ed internazionali. Oggi su una superficie totale della tenuta di 550 ettari, 160 ettari sono a vigna, piantati tra i 200 e i 400 metri di quota.
Vitigni e Vini: Alle piantate di vitigni tradizionali dell’Orvieto, tra i quali in evidenza il Grechetto, Antinori ha affiancato tra i primi in assoluto nell’area lo Chardonnay (50 ha), il Sauvignon blanc (35 ha) e il Pinot Nero (7 ha). Se la prima cantina di vinificazione in loco risale al 1977, oggi la tenuta è luogo di costante innovazione tecnologica e di creazione di brevetti. La gamma dei vini del Castello della Sala comprende: l’ Orvieto Classico Superiore D.O.C., lo Chardonnay IGT dell’Umbria, il Pinot Nero in purezza, invecchiato 8 mesi in botti di rovere e affinato in bottiglia, il Conte della Vipera uno speciale uvaggio di Sauvignon blanc e Chardonnay, il Muffato prodotto con uve botritizzate. Caso d’eccellenza è il blasonatissimo Cervaro della Sala, “tre bicchieri” del Gambero Rosso/Slow Food, in assoluto uno dei vini italiani più conosciuti e apprezzati al mondo. E’ composto da uve Chardonnay all’80% e Grechetto al 20%. La fermentazione e l’invecchiamento si svolgono in carati di rovere da 225 l, conservati nelle cantine medievali del castello.
“Decugnano dei Barbi”: è situata in località Fossatello di Corbara, su una collina ad altitudine di 320 metri, nell’antica zona di produzione del vino Orvieto Classico. La coltivazione della vite in questa azienda ha origini antichissime. Il vino “Decugnano dei Barbi” è oggetto di contratto già in documenti del 1200, allorché l’azienda era di proprietà della Chiesa. Reperti archeologici etruschi, però, testimoniano la coltivazione di queste terre da data anteriore. I Barbi, vignaioli da due generazioni, ne divennero i proprietari nell’anno 1973. La acquistarono per il vino eccezionalmente buono che vi si producevano, tanto buono da essere indicato come una fra le migliori produzioni dell’Orvietano. Vigneti sperimentali permettono all’azienda, attraverso continue prove e di interpretare una filosofia di produzione orientata esclusivamente verso la qualità.
Vitigni e Vini: Oltre a tutti i vitigni a bacca bianca tradizionali dell’Orvieto utili alla produzione dell’Orvieto Classico Superiore, Il Bianco Decugnano, a Decugnano dei Barbi si trovano impianti di Chardonnay, Sauvignon Blanc, Semillon e Vermentino. In relazione ai vitigni a bacca rossa il Syrah è al centro dell’Umbria Rosso IGT, IL Rosso Decugnano, ma si coltivano anche Sangiovese, Montepulciano, Merlot, Cabernet Sauvignon e Merlot. Tra i vini più significativi dell’azienda oltre ai due già menzionati vanno ricordati il Metodo Classico Decugnano (Brut e Dosaggio Zero), prima bollicina dell’Umbria, e il “muffato” Pourriture Noble, prima muffa nobile d’Italia.