Un successo senza precedenti
Lo stand della Toscana al Salone del Gusto è stato un vero e proprio trionfo. Numeri record di visitatori hanno affollato l’area dedicata, dimostrando un’appetitosa curiosità per i prodotti e le tradizioni culinarie della regione.
Un successo misurato in numeri
Oltre 600 partecipanti ai talk, 1000 persone a tavola e 54 relatori: questi sono solo alcuni dei numeri che testimoniano il grande successo dello stand della Toscana al Salone del Gusto. Un risultato che premia l’impegno e la passione di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto.
Un palcoscenico per i sapori
Per cinque giorni, lo stand è stato un palcoscenico dove si sono alternate degustazioni, showcooking, presentazioni e incontri tematici. Un’immersione totale nell’universo gastronomico toscano, tra oli pregiati, salumi d’eccellenza, vini DOCG e piatti della tradizione rivisitati.
Educare al gusto
Oltre a deliziare il palato, lo stand ha svolto un importante ruolo educativo, promuovendo la cultura del cibo sano e sostenibile. Numerosi incontri e workshop hanno affrontato temi come la filiera corta, l’agricoltura biologica e la valorizzazione dei prodotti locali.
Un format vincente
La formula vincente dello stand, frutto della collaborazione tra Toscana Promozione Turistica e Slow Food Toscana, ha permesso di creare un’esperienza coinvolgente e indimenticabile per tutti i visitatori. Una vera e propria “piazza toscana” nel cuore del Salone del Gusto con tanto di tavolini, ospitalità e accoglienza per lo stand condiviso da Toscana Promozione Turistica e Slow Food Toscana, che replica la bella esperienza grazie all’accordo stretto proprio a Terra Madre nel 2022, nell’ambito del progetto Vetrina Toscana.
Un crocevia che racconta l’identità del territorio, all’insegna dell’accoglienza e dell’inclusione ha dato il benvenuto a visitatori internazionali, appassionati curiosi e ospiti illustri, che hanno popolato lo stand. Sono passati per omaggiare la figura di Sergio Staino: Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia e l’artista Paolo Hendel e la giornalista e scrittrice Luciana Castellina.
Sono intervenuti nei talk i vicepresidenti di Slow Food Giacomo Miola e Federico Varazi e Roberta Billitteri e il curatore nazionale della guida Slow Wine Giancarlo Gariglio.
In sintesi alcuni numeri per raccontare la kermesse: 20 incontri tematici, 54 relatori, oltre 600 partecipanti ai talk, 1000 presenze a tavola, senza contare chi si è semplicemente soffermato per chiudere informazioni e respirare un po’ di “atmosfera toscana”. Due mostre per ricordare sempre che il cibo è cultura: “Non esistono lavori da uomini. Donne imprenditrici nell’ambito dell’agricoltura” della fotografa Lucia Baldini e quella con le vignette di Sergio Staino tratte dal Libro “Avanti popolo è primavera”, di Marco Noferi per Aska edizioni. Lo stand era il centro ideale di una piazza che raccoglieva oltre 20 stand di aziende toscane.
Grande interesse per il programma degli incontri con degustazioni, frutto del lavoro portato avanti in sinergia con Toscana Promozione Turistica all’insegna di valori condivisi e della promozione di un turismo consapevole e sostenibile.
Tra i temi sviluppati quello del Ben-essere” come “guida” per un viaggio salutare dove il benessere fisico va di pari passo con quello mentale, all’insegna del turismo “Slow”. Ne ha parlato Roberta Mannucci, Nutrizionista Terme di Chianciano, che ha messo in evidenza come non sia necessario ricorrere a piatti esotici per star bene, ma accogliere i piatti della tradizione con una dieta equilibrata, coniugandoil benessere a tavola con la cultura del mangiare bene.
All’interno del panel sul percorso intrapreso per la produzione di grani locali in collaborazione con la Fondazione ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate) che ha scelto la pasta del Mulino Le Pietre come: “Pasta della Salute,” da inserire nell’alimentazione dei pazienti oncologici, sono intervenuti il professor Massimo Bonucci di Fondazione Artoi che ha spiegato come gli alimenti,proprio come rappresentano una causa della malattia, allo stesso tempo possono essere un forte aiuto nella prevenzione e cura della stessa e il reporter newyorkese Benjamin J. Moss di Townsend Letter, Innovative Health Perpectives, una piattaforma da milioni di visualizzazioni che fornisce consigli ai pazienti oncologici sulla loro nutrizione.
Un altro argomento che è emerso trasversalmente è l’importanza del senso di comunità che si crea attorno al cibo. Alcuni spunti interessanti sono emersi dal talk: “Le Botteghe come “presidi” di territorio” dove le botteghe di Vetrina Toscana Tecum cucina di Quartiere, Firenze e Etico shop, San Casciano in Val di Pesa hanno portato testimonianze dirette su come la sostenibilità sociale possa fare da guida e diventare traino per quella economica, in una vera e propria rivoluzione Copernicana all’insegna del ritorno ai valori della Comunità. Parlando sempre di Comunità e aree interne sono stati presentati due iniziative del progetto Comunità Insieme per il GAL Appennino Aretino che innovano le produzioni casentinesi: il tortello alla lastra con farina di castagne ed un gin arricchito da botaniche del territorio come le nocciole, le castagne secche, la farina di castagne e le foglie di olivo.
Un altro tema fondamentale che ha attraversato tutto il Salone è stato quello dell’educazione alimentare. Il futuro del cibo e dell’agricoltura dipende innanzitutto dalla consapevolezza e dalla capacità di scegliere delle cittadine e dei cittadini di domani, proprio per questo Carlo Petrini ha lanciato l’appello al Governo per inserire l’educazione alimentare nelle scuole italiane. Buona pratica già messa in atto in Toscana grazie alla collaborazione tra Slow Food e Vetrina Toscana, illustrata nel panel: Vetrina Toscana a Terra Madre: coltivare comunità, biodiversità e cultura gastronomica: da Orto in Condotta a Vetrina Toscana Kids grazie alla collaborazione con Slow Food Livorno e Confesercenti Livorno, per educare i co-produttori di domani.
Sono stati presenti i produttori dei Mercati della Terra e dei Presidi Slow Food insieme ai cuochi del progetto Alleanza dei Cuochi Slow Food. Oltre a partner e sostenitori come: Parco Foreste Casentinesi, Tenuta La Badiola, Artoi, Culligan, Street Foody, Pastificio Fabbri, Cooperativa Filo e Fibra, Comune Forte Dei Marmi, Comune Di Chiusi, Comune Santa Fiora, Comune San Miniato, Confesercenti Livorno e i Consorzi del vino: DOC Valdarno, Vini di Maremma, Chianti Classico, Brunello di Montalcino e strade del Vino Terre di Arezzo.