
Giovedì 17 aprile 2025, durante la consueta conferenza stampa tenutasi a Palazzo Giureconsulti a Milano, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha reso noti i dati economici relativi all’anno 2024. Nonostante un contesto globale caratterizzato da crisi geopolitiche e incertezze sui mercati internazionali, il Parmigiano Reggiano ha registrato risultati positivi, raggiungendo un giro d’affari al consumo che ha toccato il massimo storico di 3,2 miliardi di euro, superando i 3,05 miliardi del 2023 con un incremento del 4,9%.
Aumento Significativo delle Vendite Totali, Spinte dall’Export
Le vendite totali a volume hanno mostrato una crescita notevole, pari al +9,2%. Questo risultato è stato sostenuto da un andamento positivo sia sul mercato italiano (+5,2%) sia, in modo ancora più significativo, dalle vendite all’estero (+13,7%). L’export si conferma quindi un motore trainante per la crescita del Parmigiano Reggiano.
Produzione Stabile e Vocazione Internazionale Crescente
Parallelamente all’aumento delle vendite, la produzione di Parmigiano Reggiano è rimasta stabile, attestandosi sui 4 milioni di forme. Un dato significativo emerso dalla presentazione è la sempre maggiore vocazione internazionale della DOP, con la quota di export che ora rappresenta quasi la metà del totale delle vendite, precisamente il 48,7%. Questo sottolinea la crescente apprezzamento del prodotto sui mercati esteri.

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano e le Sfide Globali
Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha evidenziato come, in uno scenario globale complesso e incerto, il prodotto sia riuscito a consolidare e incrementare il proprio successo commerciale. I dati presentati testimoniano la resilienza e l’attrattività del Parmigiano Reggiano a livello nazionale e internazionale.
La quota Italia si attesta al 51,3% (osservatorio Sell-In Nielsen). Per quanto riguarda i canali distributivi, la GDO rimane il primo (65%), seguita dall’industria (18%), che beneficia della crescente popolarità dei prodotti caratterizzati dalla presenza di Parmigiano Reggiano tra gli ingredienti. Il canale Horeca rimane fanalino di coda, e quindi con un enorme potenziale di sviluppo, attestandosi al 7% del totale. Il restante 10% è distribuito negli altri canali di vendita. Le vendite dirette dei caseifici (che si concentrano per oltre l’85% in Italia, pari a circa 9.000 tonnellate) rappresentano il 5,5% delle vendite totali e hanno registrato un forte aumento (+13,0%).

Per il Consorzio, se c’è una certezza che il 2024 ha consolidato è che il futuro del Parmigiano Reggiano è sui mercati internazionali: la quota export rappresenta oggi quasi la metà del totale, il 48,7% (pari a 72.440 t.), con una crescita del +13,7%. Risultati particolarmente positivi sui cinque mercati principali: USA (+13,4%), Francia (+9,1%), Germania (+13,3%), Regno Unito (+17,8%)e Canada (+24,5%). Note positive anche per il Giappone (+6,1%), primo mercato in Asia, e Australia (+28,2%). Con 28,4 milioni di euro investiti per azioni di marketing e comunicazione, Parmigiano Reggiano ha confermato il percorso avviato da alcuni anni per diventare un vero brand iconico globale.
I numeri del Parmigiano Reggiano (da1 2024)
2.103 allevatori / conferenti latte ai caseifici attivi
238.000 bovine di oltre 24 mesi di età per la produzione di latte
2,04 milioni di tonnellate di latte prodotto
15,7% della produzione nazionale di latte vaccino
291 caseifici produttori
4.079.248 forme prodotte (pari a circa 163.495 tonnellate) vs 4,014 milioni nel 2023 (+1,62%)
50.000 persone coinvolte nella filiera produttiva
1,77 miliardi di euro giro d’aGari alla produzione vs 1,67 miliardi di euro nel 2023 (+6%)
3,2 miliardi di euro giro d’aGari al consumo vs 3,05 miliardi di euro nel 2023 (+4,9%)
72.440 tonnellate esportate vs 63.770 tonnellate nel 2023 (+13,6%)
48,7% quota export vs 43% nel 2023
