Un futuro più sostenibile per Parma: la Comunità Energetica Rinnovabile apre le porte ai cittadini
Parma, 12 luglio 2024 – Un importante passo verso la transizione energetica e la neutralità climatica è stato compiuto oggi a Parma con la costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile Fondazione C.E.R. PARMA 2030.
Promossa da Comune, CNR, Università di Parma e Azienda Usl di Parma, con il supporto della cooperativa energetica ènostra, la C.E.R. si pone l’obiettivo di sviluppare su tutto il territorio comunale un modello di produzione e consumo energetico basato su fonti rinnovabili.
Come funzionano le Comunità Energetiche Rinnovabili?
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono aggregazioni volontarie di cittadini, imprese, enti pubblici e altri soggetti che decidono di collaborare per scambiare energia pulita prodotta da fonti rinnovabili.
In concreto, se un membro della comunità, ad esempio un condominio con un impianto fotovoltaico, genera un surplus di energia, questo può essere condiviso con altri membri che ne hanno bisogno in quel preciso momento. La comunità energetica viene premiata per questo scambio con un incentivo che può essere utilizzato per aumentare l’indipendenza energetica della C.E.R. stessa o per promuovere iniziative sociali a beneficio del territorio.
C.E.R. PARMA 2030: una Fondazione di Partecipazione
La C.E.R. PARMA 2030 assume la forma di Fondazione di Partecipazione, un modello giuridico innovativo che coniuga l’approccio orizzontale tipico delle associazioni con gli elementi patrimoniali delle fondazioni.
Aperta a PMI, enti del terzo settore e cittadini
La C.E.R. partirà da due configurazioni iniziali, Lubiana e Campus, ma sarà aperta all’adesione di PMI, enti del terzo settore e cittadini di tutto il territorio comunale. I membri potranno partecipare sia come consumatori che come produttori di energia rinnovabile.
Un modello per la transizione energetica e la sostenibilità
La nascita della C.E.R. PARMA 2030 rappresenta un modello concreto di transizione energetica e di sviluppo sostenibile. L’iniziativa dimostra come la collaborazione tra enti pubblici, università, imprese e cittadini possa generare un cambiamento positivo a favore dell’ambiente e della qualità della vita.
La Configurazione Lubiana, situata nell’omonimo quartiere della città e promossa dal Comune di Parma, vedrà la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 224 kWp, finanziato da Fondazione Cariparma, sul tetto dell’Istituto Comprensivo Albertelli-Newton. La Configurazione Campus, promossa da CNR e Università, sarà invece alimentata da un impianto fotovoltaico da 700 kWp, finanziato dal CNR e che sarà realizzato sul sito dell’Istituto CNR-IMEM all’interno del Campus Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma.
Gli obiettivi della Fondazione di Partecipazione sono ancora più ambiziosi, in quanto è previsto lo sviluppo delle configurazioni esistenti e la nascita di altre alimentate da nuovi impianti fotovoltaici, volti a coprire l’intero territorio comunale di Parma, che è suddiviso in cinque diverse zone.
Dopo aver aderito nel 2013 al Patto dei Sindaci, nell’ultimo decennio Parma ha confermato il suo costante impegno per la decarbonizzazione, costituendo nel 2020 l’Alleanza Carbon Neutrality: Parma e sottoscrivendo il Contratto Climatico di Città approvato dalla Commissione Europea nel marzo 2024. Questo piano strategico ambisce a raggiungere la neutralità climatica entro la fine del decennio, collaborando con 50 portatori di interesse pubblici e privati del territorio.
In quest’ottica, la nuova Fondazione C.E.R. PARMA 2030 è uno degli strumenti adottati per la concretizzazione di questo importante obiettivo di riduzione delle emissioni. Oltre a diventare un ambito di scambio e di discussione sui temi sociali e ambientali, la comunità energetica ha infatti l’obiettivo di destinare i fondi raccolti tramite tariffa premio a progetti di natura sociale ed ambientale che favoriscano processi di decarbonizzazione e di empowerment delle comunità locali.
La Configurazione Campus, in particolare, sarà il motore della sperimentazione di nuove soluzioni per monitorare e massimizzare lo scambio di energia fra i membri di una comunità energetica agendo non solo sul piano delle nuove tecnologie ma anche sulla co-creazione e sulla diffusione di nuove abitudini nell’uso e nella gestione dell’energia. A questo fine Università di Parma e CNR metteranno a disposizione le loro competenze coinvolgendo i cittadini in esperimenti di “citizen science”
Sviluppato attraverso il Bando della Regione Emilia-Romagna, che ne ha finanziato lo studio di fattibilità, il progetto è stato supportato nell’attivazione dalla cooperativa energetica ènostra, che ha fornito in tutti gli step del percorso supporto tecnico e legale.
“Il progetto europeo Parma 2030 per la neutralità climatica compie ogni giorno passi importanti e lo fa insieme ai tanti firmatari del Contratto Climatico di Città. Solo facendo sistema, infatti, saremo in grado di vincere una sfida di questa portata. La costituzione di questa nuova Fondazione insieme a CNR, Università, AUSL e alla cooperativa energetica ènostra, permetterà di continuare in questo percorso, fatto di risultati concreti che porteranno a tutta la comunità benefici sia economici che ambientali. Ringrazio dunque tutti i firmatari, per aver reso possibile questo momento” commenta il Sindaco Michele Guerra
“Aderiamo con grande entusiasmo e ferma convinzione alla Fondazione – ha dichiarato il commissario straordinario dell’Azienda Usl e direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Massimo Fabi – perchè il miglioramento della qualità ambientale, raggiungibile grazie al consumo energetico da fonti rinnovabili, è anche una delle nostre priorità di azione in coerenza con i programmi nazionali e regionali di prevenzione e tutela della salute umana in cui da tempo siamo impegnati. In futuro potremmo inserire nella CER alcune delle principali strutture o edifici aziendali presenti nel territorio di competenza”.
“Abbiamo detto più volte che quella dello sviluppo sostenibile è una partita che va giocata in squadra – osserva il Rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli – con azioni condivise e partecipate. La costituzione della CER è una tappa significativa all’interno di questo percorso e l’Università di Parma è orgogliosa di essere tra le realtà promotrici. L’Ateneo mette convintamente a disposizione il suo know how e le sue competenze per un obiettivo sfidante e, mi piace sottolinearlo, raggiungibile, in una logica d’innovazione e di sperimentazione che rientra pienamente nella mission di una Università”.
“La partecipazione del CNR alla Fondazione così come l’investimento del CNR per la realizzazione del grande impianto fotovoltaico che sarà realizzato sul sito di IMEM testimoniano che l’impegno del CNR per la transizione ecologica non riguarda solo la ricerca, ma anche azioni concrete a fianco delle Istituzioni e dei cittadini” dichiara Andrea Zappettini, CNR.