Dal Mondo delle Ricette alla Letteratura
“Non solo ricette. Non mi divertirei più”. Con queste parole inizia un nuovo capitolo creativo che segna il passaggio dal mondo culinario a quello della narrativa pura. L’annuncio è chiaro: “Vi avviso il mio prossimo libro sarà un romanzo”.
Un’opera che promette di essere “Un po’ dolce, un po’ piccante, un po’ triste e un po’ allegro”, una miscela di emozioni che riflette la complessità dell’esperienza umana.
L’uomo che viene dalla pioggia: Il Titolo Controverso
Il titolo scelto per questo nuovo progetto letterario è “L’uomo che viene dalla pioggia”. L’autore è consapevole della sua non originalità: “Il titolo lo so in letteratura è già usato ma non mi interessa”. Una scelta coraggiosa che dimostra l’indipendenza creativa e la volontà di seguire la propria visione artistica.
Le aspettative sono incerte ma piene di speranza: “Magari lo leggerò solo io. Magari diventerà un best seller… chissà?”
La Notte e i Ricordi Perduti
Il romanzo si apre con una riflessione sulla notte, quel momento di vulnerabilità quando i pensieri emergono senza filtri:
“È sempre lei… La notte che ti sveglia e incolpi il piccolo doloretto alla schiena oppure la zanzara che ti ronza nell’orecchio.”
Il narratore descrive la perdita graduale della memoria: “Ti chiedi cosa hai mangiato a cena e non lo ricordi, ma ricordi che un giorno di una calda estate la memoria all’improvviso se n’è andata.”
Il Tempo che Incalza e la Memoria Cancellata
La narrazione esplora il tema del tempo inesorabile e della memoria fragile: “Cancellata da un presente che incalza inesorabile e che non ti trova pronta. Il dubbio di accettare e la paura di sbagliare.”
L’immagine del temporale diventa metafora di rinnovamento e cancellazione: “Un temporale all’improvviso che lava i ricordi e come se il tempo non fosse passato mille conflitti attraversano il corpo.”
L’Uomo che viene dalla Pioggia: Figura Misteriosa
Il protagonista misterioso fa la sua apparizione: “L’uomo della pioggia con il suo buffo impermeabile bussa alla tua porta.”
Questo personaggio rappresenta qualcosa di diverso dalla guarigione tradizionale: “Non ci sono ferite da lavare… non ci sono momenti da cancellare. Ma il tempo dell’amore è finito.”
L’Ultimo Dialogo e il Perdono
Il romanzo presenta un dialogo finale carico di emozione e verità:
“L’ultima volta che ti ho sentito mi hai detto: abbiamo sbagliato tutto ma tu non hai creduto in me. Ci conoscevamo da troppo tempo per mentire e io ti ho detto ‘tu non hai creduto in me!'”
La conversazione si conclude con un atto di perdono e gratitudine: “La tua voce era debole ma hai aggiunto: hai ragione perdonami grazie dell’amore che mi hai dato.”
La Morte e il Silenzio
Il momento culminante arriva con l’arrivo della morte: “E all’improvviso il silenzio, il buio intorno a me. Era arrivata lei a toglierti il coraggio e la voglia di vivere.”
La morte viene personificata e contrastata con l’insegnamento ricevuto: “La morte si veste di nero e tu mi avevi insegnato a vivere a colori.”
Il Ritorno dell’Uomo della Pioggia
Il finale presenta l’incontro diretto con la figura misteriosa:
“Chi sei ‘uomo della pioggia’? Chi sei che senza chiedermelo stai bussando alla mia porta? Sai, ti ho sognato per lunghi anni ma anche nel sogno, il cammino era tribolato.”
L’Amore che Trascende la Morte
Il romanzo si conclude con una rivelazione profonda sull’amore eterno:
“L’uomo della pioggia mi chiede di entrare. Lo guardo mentre sorride sicuro di sé… La pioggia ha aumentato il suo ritmo. L’uomo continua a sorridere e a quel sorriso non puoi dire di no.”
La domanda finale apre a un’interpretazione spirituale: “Sei tu che hai già percorso il tuo passaggio in un’altra vita ma che mi hai amato così tanto da non volere che io rimanessi sola?”
Questo estratto promette un romanzo intenso che esplora temi universali come l’amore, la perdita, la memoria e la possibilità di connessioni che trascendono la morte stessa.
