Intesa Sanpaolo, aiuti al business delle pmi agroalimentari in Est Europa di Cristina Latessa

Intesa Sanpaolo, aiuti al business delle pmi agroalimentari in Est Europa di Cristina Latessa

Presentato in webinair il programma sinergico delle Divisioni Banche Estere e Banca dei Territori rivolto a Romania, Slovacchia e Ungheria

Si è svolto oggi il primo webinar di Intesa Sanpaolo dedicato al programma sinergico tra l’International Subsidiary Banks Division (ISBD) e la Divisione Banca dei Territori (BDT) al fine di potenziare ulteriormente le opportunità di business oltrefrontiera delle mid-corporate del comparto agroalimentare che operano nei 12 Paesi serviti dalle banche commerciali del Gruppo in Est Europa e Nord Africa. Ne dà notizia un comunicato di Intesa Sanpaolo, specificando che il programma, strutturato congiuntamente dalla Divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese e dalla Divisione International Subsidiary Banks guidata da Marco Elio  Rottigni, prevede un aumento delle linee di finanziamento e dell’offerta di prodotti e servizi dedicati all’internazionalizzazione e coinvolgerà inizialmente Intesa Sanpaolo Bank in Romania, CIB Bank in Ungheria, VUB Banka in Slovacchia, le tre Direzioni Regionali Milano – Monza Brianza, Lombardia Nord e Veneto Est – Friuli Venezia Giulia, e la Direzione Agribusiness.
L’avvio del nuovo progetto riguarderà dapprima i mercati Romania, Slovacchia e Ungheria e  poi altri nei quali sono presenti complessivamente circa 100 controparti industriali del settore agroalimentare italiano.

Durante l’incontro on-line – prosegue il comunicato di Intesa Sanpaolo -, a cui sono state invitate le imprese clienti della Direzione Agribusiness potenzialmente interessate a tali mercati, sono state illustrate le opportunità offerte da tali contesti, le previsioni di crescita positive, il progressivo aumento della capacità di attrarre investimenti esteri, i benefici derivanti da re-shoring e near-shoring, gli stanziamenti di fondi europei, i programmi di privatizzazione governativi, le prospettive di ammodernamento delle reti infrastrutturali e dei trasporti, lo sviluppo del tessuto industriale e la disponibilità di risorse naturali e agricole.
Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 2022 i distretti agro-alimentari hanno esportato 514 milioni euro verso Romania, Slovacchia e Ungheria, pari all’11% del totale dell’export dei distretti italiani verso questi Paesi.

Tra il 2022 e il 2021 le esportazioni dei distretti agroalimentari a prezzi correnti verso Romania, Slovacchia e Ungheria hanno registrato una crescita del 17,5%, superando del 41% i livelli prepandemici. La Romania è il 17° paese per livello delle esportazioni (255 milioni di euro) e una crescita del 17,8%, seguita dall’Ungheria con 165 milioni di euro (in crescita del 22,4%) e dalla Slovacchia con 94 milioni di euro (in crescita dell’8,9%).

Tra le filiere, spicca per valori esportati quella della pasta e dei dolci, i cui distretti hanno totalizzato oltre 120 milioni di esportazioni nel 2022 verso i tre Paesi (di cui 75 verso Romania) e una crescita a valori correnti del 36% rispetto al 2021 (+68% rispetto al 2019). Seconda filiera per export, i distretti
vitivinicoli, con 97 milioni di euro di vendite verso i tre Paesi (+22%rispetto al 2021; +76% rispetto al 2019); di questi 44 verso Romania, 30 verso Slovacchia e 23 verso Ungheria.

L’agroalimentare italiano eccelle da sempre nelle esportazioni con solide posizioni internazionali e, con questo programma, vogliamo sviluppare ulteriori potenzialità su nuovi mercati – commenta Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo – Intesa Sanpaolo, attraverso Banca dei Territori e Divisione International Subsidiary Banks, vuole creare uno spazio comune nel quale i clienti italiani e stranieri possano sviluppare opportunità sui mercati internazionali sentendosi sempre a casa”.