Il Ponte Nord di Parma rinasce: presentato il progetto di riqualificazione

Il Ponte Nord di Parma rinasce: presentato il progetto di riqualificazione

Parma, 25 giugno 2024 – Nuova vita per il Ponte Nord di Parma, simbolo della città che finalmente rinasce grazie al progetto di riqualificazione presentato questa mattina. Il progetto, frutto della collaborazione tra l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e il Comune di Parma, prevede il recupero funzionale del ponte e la sua trasformazione in un polo attrattivo per la città.

Un progetto nato dalla sinergia tra istituzioni

Il progetto nasce da un protocollo d’intesa siglato tra l’Autorità di Bacino e il Comune di Parma nel 2023, con l’obiettivo di dare nuova vita a un’infrastruttura che negli anni era diventata una “ferita aperta” per la città. L’Autorità di Bacino ha commissionato lo studio di fattibilità a EFA Studio di Architettura, con sede a Parma, che ha elaborato un progetto ambizioso e innovativo.

Un nuovo ponte per la città

Il progetto di riqualificazione prevede la realizzazione di:

  • La sede dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po: un nuovo spazio moderno e funzionale per gli uffici dell’ente.
  • Spazi espositivi: un’area dedicata a mostre e iniziative sul tema dell’acqua e del territorio.
  • Un museo multimediale: un percorso immersivo per conoscere il sistema idrogeologico del bacino del fiume Po.
  • Percorsi pedonali e ciclabili: nuovi collegamenti per muoversi a piedi o in bicicletta in tutta sicurezza.
  • Aree verdi: spazi verdi attrezzati per il relax e lo svago.

Un investimento per il futuro di Parma

Il progetto di riqualificazione del Ponte Nord rappresenta un investimento importante per il futuro di Parma. La nuova infrastruttura non solo contribuirà a rigenerare un’area degradata della città, ma diventerà anche un nuovo polo attrattivo per cittadini e turisti.

Ora serve il sostegno del Governo

Per la realizzazione del progetto è necessario un finanziamento di circa 39 milioni di euro. Il Comune di Parma ha già ottenuto il sostegno delle forze politiche locali e parlamentari, e ora attende il sostegno del Governo. In particolare, l’onorevole Pietrella e l’onorevole De Micheli hanno depositato un emendamento che chiede di sovvenzionare il progetto di riqualificazione.

“Un passaggio fondamentale per la città”

‘Quello di oggi è un passaggio fondamentale – ha detto il sindaco Michele Guerra – perché Autorità di Bacino consegna al Comune il progetto di riqualificazione del Ponte Nord, una ferita aperta per tutta la città per la quale ora è stata pensata una destinazione che possa rigenerarne la struttura e l’area. Il progetto nasce da un protocollo approvato nello scorso mandato e testimonia il lavoro di questi mesi di tutti gli interlocutori. Ora è fondamentale l’intervento del Governo: l’Onorevole Pietrella e l’Onorevole De Micheli hanno, come è noto, depositato un emendamento che chiede che venga sovvenzionato questo progetto di riqualificazione e noi attendiamo il veicolo giusto che porti con sé questo finanziamento che Parma attende ormai dal 2022”.

“Un impegno concreto per il territorio”

Alessandro Bratti, segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti di aver consegnato al Comune di Parma il progetto di riqualificazione del Ponte Nord. Questo progetto rappresenta un impegno concreto per il territorio e per la tutela dell’ambiente. Siamo fiduciosi che il Governo sosterrà questa importante iniziativa”.

I prossimi passi

Il Comune di Parma avvierà ora l’iter per il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione del progetto. L’obiettivo è quello di avviare i lavori entro la fine del 2025.

Un nuovo ponte per una nuova Parma

Il progetto di riqualificazione del Ponte Nord è un’occasione unica per dare nuova vita a una parte importante della città. La nuova infrastruttura non solo contribuirà a migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma diventerà anche un simbolo del rinnovamento di Parma.

IL PROGETTO DELLA NUOVA CASA DELL’ACQUA

Emilio Faroldi e Maria Pilar Vettori, di EFA Studio di Architettura

Il progetto di riqualificazione e valorizzazione funzionale del Ponte Nord, illustrato dagli architetti Pietro Chierici e Maria Pilar Vettori di EFA Studio di Architettura, ha previsto un’attività di ricerca ed esplorazione congiunta con l’Autorità di Bacino del fiume Po al fine di delineare possibili linee guida di intervento. Lo studio ha previsto l’elaborazione di un Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP) mediante il quale sono stati indagati scenari di intervento differenti con il fine di perimetrare le scelte funzionali e le loro reciproche interazioni.

Il lavoro, che ha intercettato molteplici esperienze di riferimento realizzate nel contesto europeo, sulla base di alcuni momenti di lavoro di condivisione, ha condotto all’ipotesi di rafforzare la presenza del Ponte all’interno del territorio mediante la creazione di un centro di eccellenza locale e sovralocale posizionato in un’area strategica della città: un hub multidisciplinare per il controllo e la protezione degli ecosistemi acquatici e la valorizzazione dei paesaggi e percorsi fluviali che sia in grado di esprimere e promuovere una nuova “cultura dell’acqua”. Un centro comprensivo di un’area polifunzionale per la vita culturale della città con spazi e laboratori per la formazione e la ricerca sul tema della biodiversità dei paesaggi che gravitano lungo gli affluenti del Po.

In sinergia con i migliori istituti universitari del nord Italia e con gli enti di tutela di competenza, all’interno della struttura potranno svolgersi master e corsi di alta formazione legati ai temi del paesaggio, della mitigazione dei cambiamenti climatici, della crisi delle acque, avviando osservatori e laboratori attivi sul territorio e posti in rete con le realtà diffuse del paesaggio padano intercettato dal Grande Fiume. La definizione di un cluster funzionale tematico configurerebbe il Ponte come un nuovo presidio urbano in grado di avviare un processo di implementazione delle dotazioni della città, grazie in particolare alla possibilità di insediare nell’edificio il polo direzionale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po.