Quando la follia nasconde un atto eroico
Il 12 dicembre alle ore 21 va in scena “Il Pilota”, spettacolo teatrale interpretato da Ciro Masella che intreccia drammaturgia e linguaggio visivo in una narrazione potente. La storia prende vita da un gesto apparentemente impossibile: il salvataggio di una bambina da parte di un anziano considerato folle dall’intera comunità.
La trama: un’indagine tra memoria e verità
Durante un’escursione montana, Sveva, una bambina, si trova improvvisamente in grave pericolo. L’unica persona capace di salvarla è Ernie, un vecchio che il paese ha sempre guardato con diffidenza. Quest’uomo vive la sua quotidianità simulando di guidare un’automobile invisibile, riproducendo persino il rumore del motore. Ma quando sale su una Panda 4×4 reale e affronta il fianco scosceso della montagna, Ernie dimostra un coraggio che va oltre ogni aspettativa. Il trasporto verso l’ospedale costa all’uomo la propria esistenza, ma salva quella della piccola.
Il padre della bambina, un giornalista mosso dalla gratitudine e dalla curiosità, inizia a scavare nell’oscurità che avvolge il suo salvatore. Chi era davvero quell’uomo che tutti chiamavano “il Pilota”?
L’indagine: scoprire chi si nasconde dietro la maschera
Entrando nell’abitazione di Ernie, il protagonista si imbatte in un universo fatto di tracce e frammenti: un pianoforte privo di tasti, ritagli di quotidiani ingialliti, lettere dimenticate, oggetti carichi di significato. Ogni elemento diventa un tassello per ricomporre l’esistenza di un uomo dalle molteplici vite e dalle avventure insospettabili.
Il percorso narrativo si snoda lungo un intero secolo, rivelando gradualmente le regole che hanno guidato l’esistenza del Pilota: un codice dove la velocità detta il ritmo dell’esistenza stessa.
Il cast tecnico e artistico
La drammaturgia porta la firma di Uros Gorgone, mentre Giusi De Santis ha curato il ruolo di dramaturg. La regia video è affidata a Eolo Perfido, che ha orchestrato i contributi filmati di Michele Bevilacqua, Marco Cavalcoli, Luca Di Giovanni, Gianni Iorio e Alicia Salazar.
La parte tecnica vede Emiliano Curà impegnato nella realizzazione scenica, mentre il disegno luci nasce dalla collaborazione tra Daniele Aureli ed Emiliano Curà. La regia complessiva dello spettacolo è firmata da Daniele Aureli.
Si ringrazia Sante Rutigliano per il suo apporto alla realizzazione.
Produzione e sostegno istituzionale
Lo spettacolo è prodotto da Solares Fondazione delle Arti – Teatro delle Briciole in coproduzione con Exibart. Il progetto ha ricevuto il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Parma.
Un racconto corale in forma di docufilm teatrale
La struttura narrativa adotta un formato che ricorda il linguaggio documentaristico. Diversi testimoni che hanno incrociato il cammino del Pilota offrono ognuno la propria prospettiva personale, restituendo un mosaico di voci e ricordi. Questo approccio corale permette allo spettatore di avvicinarsi alla figura di Ernie da molteplici angolazioni, scoprendo progressivamente la complessità di una vita che solo apparentemente sembrava semplice o incomprensibile.
Un viaggio attraverso il tempo e le esistenze
“Il Pilota” si configura come un’esplorazione scenica che attraversa le trasformazioni di un’epoca intera. La dimensione temporale diventa essa stessa protagonista, mostrando come una singola vita possa contenere infiniti percorsi e metamorfosi. Il pubblico viene accompagnato in un viaggio dove passato e presente dialogano costantemente, dove il gesto finale di Ernie illumina retrospettivamente ogni momento della sua esistenza.
La rappresentazione del 12 dicembre promette di restituire al pubblico non solo una storia di redenzione e scoperta, ma anche una riflessione sul modo in cui giudichiamo chi appare diverso ai nostri occhi.

