La rigenerazione dei piccoli centri storici rappresenta una delle sfide più urgenti dell’Italia contemporanea. Il progetto “PAZ – Esperienza Cesi” sta tracciando una nuova rotta per invertire il fenomeno dello spopolamento, trasformando il borgo umbro in un innovativo Bio Village – Borgo della Vita.
Il Dramma dello Spopolamento dei Borghi Italiani
L’urbanesimo continua a svuotare i piccoli centri della penisola. Le persone migrano dalle zone rurali verso le metropoli in cerca di opportunità professionali e servizi migliori. I numeri raccontano una storia preoccupante: dal 2001 al 2024, i Comuni italiani sono diminuiti da 8.101 a 7.896 unità, con un calo di 205 municipi.
Le cause di questo declino sono molteplici: spopolamento, fusione di amministrazioni locali e crollo demografico. Nel 2023, ben 341 piccoli comuni non hanno registrato alcuna nascita. La situazione è particolarmente critica considerando che i centri con meno di 5.000 abitanti rappresentano 5.521 realtà su tutto il territorio nazionale, secondo i dati dell’Istituto per la finanza e l’economia locale/Anci.
Le Aree Interne: Un Patrimonio a Rischio
Le cosiddette aree interne coprono circa il 60% del territorio nazionale e sono caratterizzate da un preoccupante declino demografico. Le proiezioni del Censis indicano che entro il 2045 la loro popolazione si ridurrà del 9% rispetto ai livelli attuali.
Questo processo comporta conseguenze devastanti: perdita di servizi essenziali, chiusura di attività commerciali, scomparsa di tradizioni, saperi e sapori locali, degrado del patrimonio edilizio. Un fenomeno che impoverisce non solo economicamente ma anche culturalmente l’intero Paese.
Paradossalmente, mentre le grandi città sviluppano sempre nuove infrastrutture per soddisfare i “bisogni moderni”, i cittadini perdono progressivamente il contatto con la dimensione umana, la natura e l’antropologia del territorio.
Cesi: Laboratorio di Nuova Progettazione Urbana
In questo scenario, Cesi (Terni), frazione umbra, sta emergendo come pioniere di una rivoluzione silenziosa. Qui si sta sperimentando una nuova filosofia di design: il Bio Village – Borgo della Vita.
Il borgo è beneficiario di un finanziamento da 20 milioni di euro attraverso il PNRR M1C3 – Intervento 2.1 – Attrattività dei borghi storici, che ha selezionato 21 progetti pilota in tutta Italia. Il progetto presentato dal Comune di Terni per il borgo di Cesi è stato ritenuto “il più completo ed idoneo a rappresentare l’Umbria per la realizzazione del Progetto Pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica”.
Il Progetto PAZ – Esperienza Cesi: Visione Innovativa
Il progetto “PAZ – Esperienza Cesi” rappresenta la strategia concreta per raggiungere l’obiettivo del PNRR sull’attrattività dei borghi storici: ri-disegnare i borghi per farli ri-vivere.
L’assessore ai lavori pubblici e al PNRR Giovanni Maggi ha dichiarato che “Il progetto Cesi 2026 si propone come volano di sviluppo economico, culturale e sociale per l’intero territorio ternano, valorizzando la vocazione turistica dell’area della montagna di Cesi con la realizzazione di adeguate infrastrutture anche per gli sport outdoor”.
Bio Village – Borgo della Vita: Un Nuovo Paradigma
Il concetto di Bio Village – Borgo della Vita nasce dalla necessità di creare spazi che permettano all’uomo di ritrovare il contatto con la propria umanità e con la forza rigeneratrice della natura. Non si tratta semplicemente di restauro architettonico, ma di una vera e propria reinvenzione del modo di vivere e concepire la comunità.
Questa filosofia progettuale mira a trasformare i borghi in laboratori di sostenibilità, dove tradizione e innovazione si integrano per creare nuove opportunità di vita e lavoro. L’obiettivo è dimostrare che i piccoli centri possono rappresentare una valida alternativa alle megalopoli, offrendo qualità della vita superiore senza rinunciare ai servizi essenziali.
Verso il 2026: Cronoprogramma e Prospettive Future
Il progetto è attualmente in fase di realizzazione secondo un cronoprogramma che prevede il termine per tutti gli interventi entro il 2026. Gli interventi riguardano sia il recupero del patrimonio edilizio che lo sviluppo di nuove infrastrutture per il turismo sostenibile e gli sport all’aria aperta.

Il modello Cesi potrebbe diventare un punto di riferimento per la rigenerazione di altri borghi italiani, dimostrando che è possibile invertire il trend dello spopolamento attraverso progetti mirati e investimenti strategici.
L’esperienza in corso a Cesi (Terni) rappresenta una scommessa sul futuro dei piccoli centri italiani: dimostrare che è possibile coniugare sviluppo sostenibile, qualità della vita e valorizzazione del patrimonio storico-culturale in un modello replicabile su scala nazionale.
“L’esperienza che proponiamo nel Laboratorio Cesi – spiega Francesco Maria Giuli, ideatore del progetto “PAZ /// esperienza Cesi” – presuppone la conoscenza, l’avvicinamento e il contatto con il territorio come propulsore di un rinnovato slancio di creativa produttività. La sfida del Laboratorio Cesi,incubatore di idee rivoluzionarie e provocatrici di designer e studenti di design, seminatore di nuovi stili divita, quindi nuove tendenze, è quella di sollecitare ambienti del costume italiano ed internazionale, alfine di riconquistare ciò che si sta perdendo. Ciò che offriremo”, prosegue Giuli, “sarà un forte impulso formativo e d’ispirazione, invitando i designer e chi studia design a confrontarsi con le fondamentali questionifilosofiche sollevate dalla pratica contemporanea del design: nel caso specifico, l’output sarà ogniimmaginabile produzione di design scaturita dal contatto/ricordo/impatto con la vita nel borgo di Cesi. E, soprattutto, su come si vorrà la vita nel borgo del futuro e quali saranno i suoi linguaggi e i suoipercorsi, in relazione alla vicinanza di tali produzioni di design focalizzate sul borgo di Cesi, di rilancio e dimodernità, ad alcune aree chiave della filosofia, dall’estetica, all’epistemologia, alla metafisica e all’etica”.
Ancor prima di produrre design, chi partecipa al Laboratorio Cesi, elaborazione della nuova filosofia di design del Vivere il Borgo di Cesi, dovrà interrogarsi e provare a rispondere, singolarmente e collettivamente, ad alcune domande, dopo aver approfondito ogni aspetto, ogni sfaccettatura filosofica della vita del borgo nel passato, anche remoto.
Perché, oggi, vivere in un borgo? Come immaginiamo la vita in un borgo moderno e di quali oggetti funzionali avremmo bisogno per viverci? Quali potrebbero essere i contenuti metafisici, trascendenti, dell’abitare un borgo?
Quali sarebbero e perché i nuovi simboli, le nuove immagini e le nuove parole d’ordine caratterizzanti il borgo? Quale il nuovo messaggio morale e universale del vivere in un borgo? Il borgo potrebbe migliorare la vita degli uomini che lo abitano?
Pensare e agire da designer su un borgo, o su molti borghi, potrebbe davvero restituire ai posteri, nello stile e nella funzionalità dei prodotti finali, la “temperatura emotiva” dell’epoca che stiamo vivendo, come accadde ad esempio tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, con lo stile Liberty o Art Nouveau?
Il progetto “PAZ /// Esperienza Cesi. La Comunità tra pensiero e azione”
Con la volontà di rendere Cesi (Terni) un borgo da vivere, che si faccia ritiro creativo per chi lavora nel campo della creatività, del design, dell’architettura, è stato ideato “PAZ /// Esperienza Cesi. La Comunità tra pensiero e azione”, uno dei progetti messi in rete nell’ambito di“Cesi 2026 – Cesi porta dell’Umbria, porta delle meraviglie: open doors for outdoor” ( https://cesiportadellumbria.it/ ) unico progetto in Umbria, tra i 21 italiani, finanziati dal Ministero della Cultura attraverso il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) M1C3 – Intervento 2.1 – Attrattività dei borghi storici, meglio conosciuto come “Bando Borghi – Linea A”.
Il progetto del Comune di Terni, “Cesi porta dell’Umbria”,ha come obiettivo essenziale il recupero e la valorizzazione del patrimonio di valori storici, artistici, archeologici e antropologici del borgo di Cesi, situato a oltre 400 metri di altitudine, tra la città di Terni ed il sito archeologico di Carsulae (III secolo a.C.), città di epoca romana dislocata lungo il ramo occidentale della Via Flaminia; ed organizzato su terrazzamenti alle pendici del monte Eolo, una delle ultime propaggini dei monti Martani – come vera e propria porta d’accesso panoramica all’Umbria meridionale e centrale.
Tra le azioni messe in campo per potenziare l’attrattività turistica, ma soprattutto residenziale del borgo di Cesi, valorizzando la sua specificità di borgo-territorio, nel quadro del più ampio progetto “Cesi 2026 – Cesi Porta dell’Umbria”, assume particolare rilevanza il progetto “PAZ /// esperienza Cesi, promosso grazie alla collaborazione con l’Università Sapienza di Roma e l’Università degli Studi di Perugia.
“PAZ /// esperienza Cesi”, strutturato come un vero e proprio campo progettuale, vedrà il suo culmine dal 15 al 18 luglio 2025, per poi ripetersi durante l’autunno, ed impegnerà i partecipanti attraverso tavoli di lavoro, con il coinvolgimento di figure professionali attive in diversi ambiti come intellettuali, designers, antropologi, archeologi, amministratori, giornalisti ed artisti.
Tra i relatori e le figure che interverranno, coinvolgendo gli studenti aspiranti designers in laboratori, visite guidate e momenti di confronto, ci sarà Franco Arminio, poeta, scrittore e “paesologo”, che ha indagato i piccoli paesi d’Italia descrivendo con estremo realismo la loro situazione sociale, soprattutto nel Mezzogiorno; Carlo Gubellini, sindaco di Castenaso (Bo) in Emilia-Romagna, località colpita dai recenti eventi alluvionali, che porterà la sua esperienza di amministratore nella messa in campo delle pratiche di buon design della pubblica amministrazione; Rosa Tiziana Bruno, ricercatrice presso l’Università ‘Complutense’ di Madrid, esperta in strategie educative orientate al pensiero ecologico; Chiara Zhu e Matteo Carboni designers esperti di “Design Thinking”; il gruppo di Utilità manifesta, designer con un alta esperienza nel design sociale; Massimiliano Gasperini, dottore di ricerca in Topografia Antica presso l’Università Sapienza di Roma, archeologo e responsabile degli scavi archeologici di Carsulae; Alessandro Ubertis, presidente Unicom – Unione Nazionale Imprese di Comunicazione, che parlerà del ruolo della comunicazione all’interno di un progetto di marketing territoriale.
Per coloro che fossero interessati a prendere parte agli incontri in programma per “PAZ /// esperienza Cesi” dal 15 al 18 luglio 2025 è necessario scrivere alla mail info@p-az.it
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