Ercole Olivario 2025: premiati a Perugia i migliori oli extravergini d’Italia

Ercole Olivario 2025: premiati a Perugia i migliori oli extravergini d’Italia

La cerimonia di premiazione a Palazzo dei Priori

Il 20 maggio 2025 si è svolta presso la Sala dei Notari del Palazzo dei Priori di Perugia la cerimonia di premiazione della XXXIII edizione dell’Ercole Olivario, il principale concorso nazionale dedicato all’olio extravergine italiano. L’evento, organizzato da Unioncamere Nazionale in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria, ha visto la partecipazione di istituzioni di primo piano del settore agroalimentare.

La manifestazione ha potuto contare sul sostegno di Agenzia ICE, del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, oltre al supporto tecnico-scientifico del CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria e del Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari (IT) Sede di Pescara.

L’intervento del Sottosegretario La Pietra

Durante la cerimonia ha preso la parola Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario di Stato al MASAF – Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, che ha evidenziato l’importanza “di sostenere un settore come quello agroalimentare, che costituisce parte essenziale del Made in Italy, di cui la produzione olivicola e olearia rappresentano un tassello di assoluta qualità, una qualità che va sostenuta e valorizzata anche attraverso una denominazione capace di rendere riconoscibile la specificità dell’olio extravergine italiano come elemento di distinzione e di affermazione nel mercato globale”.

Il Sottosegretario La Pietra ha inoltre sottolineato la necessità di un approccio multidisciplinare al sostegno del settore olivicolo, con particolare attenzione agli aspetti ambientali e paesaggistici, agli investimenti nella ricerca per contrastare i cambiamenti climatici e le nuove fitopatie, ponendo al centro “la sostenibilità economica delle aziende, che devono trovare nella vendita del prodotto finale la giusta remunerazione del loro lavoro e del loro impegno”.

Il tavolo olivicolo nazionale: una strategia di lungo termine

Tra le iniziative governative per il sostegno al settore, il Sottosegretario La Pietra ha messo in evidenza la costituzione del “tavolo olivicolo nazionale”, istituito nel 2024 e “concepito per il coinvolgimento di tutti gli attori di filiera, allo scopo di rilevare insieme con le istituzioni elementi di criticità e prospettive di sviluppo, da far confluire in un piano nazionale olivicolo di lungo termine”.

I vincitori di Ercole Olivario 2025

I vincitori nelle categorie DOP/IGP

La competizione ha premiato 12 etichette rappresentative delle migliori produzioni nazionali, suddivise tra oli extravergini e oli extravergini certificati DOP/IGP.

Categoria DOP/IGP Fruttato Leggero

  • 1° Classificato: Colline di Romagna DOP dell’azienda Frantoio Paganelli di Santarcangelo di Romagna (RN), Emilia-Romagna

Categoria DOP/IGP Fruttato Medio

  • 1° Classificato: Trappeto di Caprafico olio DOP Colline Teatine dell’Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli (CH), Abruzzo
  • 2° Classificato: Primo Olio DOP Monti Iblei del Frantoio Cutrera di Chiaramonte Gulfi (RG), Sicilia
  • 3° Classificato: Brisighello olio DOP Brisighella dell’azienda Terra di Brisighella di Brisighella (RA), Emilia-Romagna

Categoria DOP/IGP Fruttato Intenso

  • 1° Classificato: Daje olio DOP Colline Pontine dell’azienda agricola Alfredo Cetrone di Sonnino (LT), Lazio
  • 2° Classificato: Prima Oliva olio Toscano IGP del Frantoio di Croci di Massa e Cozzile (PT), Toscana

I vincitori nella categoria Extravergine

Categoria Extravergine Fruttato Leggero

  • 1° Classificato: Essenziale del frantoio Cioccolini srl di Vignanello (VT), Lazio

Categoria Extravergine Fruttato Medio

  • 1° Classificato: Riserva dell’azienda agricola Giovanni Cutrera di Chiaramonte Gulfi (RG), Sicilia
  • 2° Classificato: Flores dell’azienda Frantoio Mercurius di Penne (PE), Abruzzo

Categoria Extravergine Fruttato Intenso

  • 1° Classificato: Cuncordu dell’azienda Nicola Solinas di Villacidro (SU), Sardegna
  • 2° Classificato: Cetrone In dell’azienda agricola Alfredo Cetrone di Sonnino (LT), Lazio
  • 3° Classificato: Olivastro dell’azienda Quattrociocchi Americo di Terracina (LT), Lazio

Le autorità presenti alla cerimonia

La premiazione di questa XXXIIIesima edizione dell'”Oscar italiano dell’Olio” si è svolta alla presenza dell’Ing. Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e del Comitato di coordinamento dell’Ercole Olivario, insieme ad Andrea Prete, Presidente di Unioncamere Nazionale e Federico Sisti, Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria.

L’Italia” – ha evidenziato Andrea Prete, Presidente di Unioncamere Nazionale – “ha un milione di ettari di superficie coltivata a oliveto che rappresenta una forte caratterizzazione territoriale. Quella dell’extravergine d’oliva italiano è una filiera, oltre che di grande territorialità, anche di qualità ed espressività del nostro Made in Italy. Ed è proprio sui territori che dobbiamo continuare a lavorare e sulle azioni di promozione per legare l’enogastronomia al turismo. L’olio d’oliva” – ha proseguito Prete – “può essere un driver strategico per la valorizzazione e la promozione di una offerta dedicata (oleoturistica) di qualità, rivolta a quel target di turisti che risultano in fortissima crescita negli ultimi anni”.

Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e del Comitato di coordinamento dell’Ercole Olivario, ha sottolineato la centralità acquisita negli anni dal Concorso Ercole Olivario come “strumento serio e oggettivo di selezione della qualità dell’olio evo italiano, capace di offrire garanzie assolute di imparzialità nei confronti di tutte le aziende partecipanti grazie alla presenza di una figura notarile che partecipa alle varie fasi del concorso e che assicura, in particolare, l’anonimizzazione delle bottiglie d’olio nelle fasi di assaggio, sia nell’etichettatura, sia nella forma della bottiglia stessa, che non deve essere riconoscibile. “Ritengo che sia particolarmente importante” – ha proseguito Mencaroni –  “il coinvolgimento attivo delle aziende produttrici come parte attiva del Premio Ercole Olivario nelle sue diverse fasi, e l’attenzione crescente che l’organizzazione del concorso ha manifestato nei confronti dei giovani che si avvicinano all’olivicoltura e verso quelle realtà aziendali più piccole, che possono contare su quantitativi limitati, ma che hanno notevoli potenzialità di sviluppo, che oggi possono trovare visibilità grazie all’introduzione de La Goccia d’Ercole, sezione dell’Ercole Olivario che valorizza e sostiene le piccole produzioni”.  

Ennio Barbieri