Lettera inviata alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai ministri e sottosegretari di Ambiente, Salute e Agricoltura. E’ firmata da Giorgio Calabrese, presidente del Comitato nazionale per la Sicurezza alimentare del Ministero della salute e in passato uno dei tredici padri fondatori nel 2022 dell’ Efsa a Bruxelles; Carlo Gaudio, presidente del Crea, il principale ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari vigilato dal ministro dell’Agricoltura; Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente di UniVerde, già ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura; Donato Troiano, del comitato scientifico di Nuova Verde Ambiente e direttore di Gustoh24 e Stefano Zuppello, Presidente nazionale di VAS
«Estendere i poteri e le competenze dell’Efsa anche alla qualità e alla sostenibilità del cibo per una corretta e sana alimentazione». È questo il titolo della lettera appello.
La lettera viene spedita al nuovo governo, in vista dell’apertura di CibusConnecting Italy in programma il 29e 30 marzo 2023 alle Fiere di Parma. Primo firmatario di questa lettera- appello è ancora una volta Giorgio Calabrese, presidente del Comitato nazionale per la Sicurezza alimentare del Ministero della salute e in passato uno dei tredici padri fondatori nel 2022 dell’ Efsa a Bruxelles e nel board Efsa fino al 2008. Insieme a lui ci sono Carlo Gaudio, presidente del Crea, il principale ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari vigilato dal ministro dell’Agricoltura, ma anche Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente di UniVerde, già ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura, Donato Troiano, del comitato scientifico di Nuova Verde Ambiente e direttore di Gustoh24 e Stefano Zuppello, Presidente nazionale di VAS.
Oggi parte questo nuovo appello (leggere il testo integrale qui sotto) indirizzato al governo italiano che rilancia quello lanciato già nei mesi scorsi e che aveva ricevuto numerose adesioni a livello nazionale. L’obiettivo è che «fra le competenze dell’Efsa non ci sia solo la tutela della sicurezza degli alimenti. Aspetto certamente importante, ma non sufficiente. Le sue competenze andrebbero estese anche alla tutela della qualità di tutto quanto arriva sulle tavole dei cittadini europei. Ci auguriamo -è scritto nella lettera – che anche il nuovo governo sia pronto a impegnarsi per chiedere, con un atto specifico del Consiglio dei Ministri, alla Commissione Europea che all’Efsa vengano assegnate competenze sulla tutela della qualità e della sostenibilità dei cibi. Competenze che per noi non sono per nulla secondarie. Ma anzi completano e rendano più efficaci i compiti già assegnati all’autorità europea. Competenze fondamentali per salvaguardare i gioielli del nostro settore agroalimentare».
Il primo appello aveva fra i suoi firmatari numerosi esponenti del mondo ambientalista, della ricerca scientifica e del mondo della cucina e della gastronomia italiana: gli ex ministri Edo Ronchi e Gianni Mattioli, il professore emerito dell’Università di Parma, Nelson Marmiroli, direttore del Consorzio interuniversitario scienze ambientali (Cinsa), Stefano Zuppello, presidente nazionale di Verdi Ambiente & Società, Ma anche due grandi chef come Enrico Derflingher, presidente internazionale di Euro-Toques e Rocco Pozzullo, presidente nazionale Fic – Federcuochi, la più grande associazione di cuochi italiani.
All’epoca, l’appello aveva ottenuto numerose adesioni e commenti positivi anche da esponenti del governo italiano come l’allora ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, e del sottosegretario Gian Marco Centinaio.
“Aderisco al vostro Appello –aveva affermato Stefano Patuanelli. Le cose con gli anni cambiano e se 20 anni fa aveva un senso parlare di Sicurezza Alimentare soltanto in termini di sicurezza e salute dell’uomo oggi la qualità del cibo e la qualità della dieta è sinonimo anche di processi produttivi sani, salubri e compatibili con l’ambiente”.
“Condivido l’appello -aveva detto Gian Marco Centinaio– lanciato affinché l’Efsa estenda le sue competenze anche all’ambito della qualità e della sostenibilità del cibo. Si tratta di aspetti sinergici sempre più legati tra loro e verso i quali con il passare degli anni c’è stata una crescente attenzione da parte dei consumatori e delle istituzioni degli Stati membri. Che se ne occupi l’Autority europea deputata già a vigilare sulla sicurezza alimentare è consequenziale ai nostri tempi”.
Ma d’accordo con l’idea di promuovere la transizione verso i temi della sostenibilità alimentare si era espressa anche la commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides.
Le parole della Commissaria europea alla Salute

«Forti di questi consensi – spiega oggi Donato Troiano- abbiamo lanciato questo appello al governo presieduto da Giorgia Meloni affinché con un atto specifico del Consiglio dei ministri si chieda alla Commissione Europea che all’Efsa vengano assegnate le nuove competenze sulla tutela della qualità e della sostenibilità dei cibi».
L’impegno di tutta Parma
L’appello dei promotori è che anche gli enti locali di Parma, a cominciare dal Comune e dalla Provincia, ma anche tutte le forze politiche si mobilitino. «Vent’anni fa fu possibile ottenere l’assegnazione dell’Efsa grazie al grande lavoro comune di tutti i soggetti – spiega Troiano -. Ora serve lo stesso impegno. Parma merita questo ulteriore riconoscimento perché la nostra città è sinonimo di eccellenza a tavola, tanto da meritarsi la fama di Food Valley italiana e di Città creativa della gastronomia Unesco. Un titolo conquistato grazie a prodotti di eccellenza e di qualità che hanno radici lontane come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma e altri prodotti alimentari espressione della nostra terra e della sua cultura». “La sfida che abbiamo oggi davanti a noi -conclude Troiano– è la riconversione ecologica dei sistemi alimentari così come è stato delineato dal piano decennale messo a punto dalla commissione Europea “Farm to Fork” per guidare la transizione verso un sistema alimentare sano ed equo dove la Qualità e la Sostenibile siano centrali. È la prima volta che l’Unione europea cerca di progettare una politica alimentare che proponga misure e obiettivi che coinvolgono l’intera filiera alimentare, dalla produzione al consumo fino alla distribuzione”.


ECCO INTEGRALE LA PROPOSTA-APPELLO AL GOVERNO ITALIANO
“Estendere i poteri e le competenze dell’EFSA anche alla qualità e alla sostenibilità del cibo per una corretta e sana alimentazione”.
Vent’anni fa il 13 dicembre 2003 il Consiglio Europeo ha scelto come sede permanente dell’Efsa, l’Agenzia per la sicurezza alimentare, Parma in Italia. Da allora questa agenzia ha svolto un ruolo cruciale per garantire il rispetto dei principi di precauzione nel settore agroalimentare. Ma non c’è certo bisogno di sottolineare quanto in questo momento storico sia fondamentale non solo garantire la salubrità dei nostri alimenti ma garantirne anche la sostenibilità e la qualità. Troppo spesso le norme che regolano questo settore cruciale per l’Italia sembrano scritte e applicate in modo tale da non tutelare, o addirittura penalizzare, i nostri prodotti più amati. Gli esempi potrebbero essere tanti, ma in più occasioni abbiamo visto storici prodotti italiani Dop o Igp, di indubbia qualità, che non vengono tutelati in modo adeguato.
Per questo motivo abbiamo lanciato un appello perché fra le competenze dell’Efsa non ci sia solo la tutela della sicurezza degli alimenti. Aspetto certamente importante, ma non sufficiente. Le sue competenze andrebbero estese anche alla tutela della qualità di tutto quanto arriva sulle tavole dei cittadini europei.
Sulla creazione dell’Efsa e sull’assegnazione della sua sede all’Italia, vent’anni fa si realizzò un ampio consenso fra esecutivi e forze politiche di opposti schieramenti che lavorarono in momenti diversi per ottenere quel risultato. Come allora, anche sulla proposta di estendere le competenze dell’Authority, in questi mesi abbiamo raccolto consensi ampi, da esponenti di schieramenti diversi e anche dalla commissaria europea competente.
Ci auguriamo che anche il nuovo governo sia pronto a impegnarsi per chiedere, con un atto specifico, alla Commissione Europea che all’Efsa vengano assegnate competenze sulla tutela della qualità e della sostenibilità dei cibi. Competenze che per noi non sono per nulla secondarie. Ma anzi completano e rendano più efficaci i compiti già assegnati all’autorità europea. Competenze fondamentali per salvaguardare i gioielli del nostro settore agroalimentare.
Proponiamo in conclusione di gestire questa evoluzione intellettuale concependola non come variazione ma come enunciazione diversa e futura, che porterà sempre di più l’Efsa ad essere non solo un authority ma l’unica fonte importante in materia scientifica per l’Italia, l’Europa e il mondo.
I firmatari: Giorgio Calabrese, Presidente comitato nazionale per la Sicurezza alimentare del Ministero della salute; Carlo Gaudio, Presidente del CREA, Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente di UniVerde, già Ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura, Donato Troiano, Comitato scientifico di Nuova Verde Ambiente e direttore di Gustoh24 e Stefano Zuppello, Presidente nazionale di Verdi Ambiente & Società.


APPELLO PER UNA SICUREZZA ALIMENTARE al 100%
FOOD: SICUREZZA è anche QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ
FOOD: SAFETY is also QUALITY and SOSTENIBILITY
L’Autorità Europea sulla Sicurezza garantisca “Qualità e Sostenibilità del Cibo”
Quasi vent’anni fa, il 13 dicembre 2003, l’Unione Europea assegnava a Parma l’EFSA, acronimo di European Food Safety Authority. L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare era stata istituita a seguito di una serie di crisi alimentari (Mucca pazza-Bse in primis), verificatesi dalla fine degli anni ‘90, come organismo indipendente di consulenza scientifica e su forte pressione in particolare italiana nel 2000/2001 si fece riferimento al principio di precauzione nella normativa europea per la sicurezza alimentare.
L’emergenza mucca pazza è stata uno spartiacque tra un modello di sviluppo dell’agroalimentare rivolto solo al contenimento dei costi ed uno attento alla qualità e alla sicurezza alimentare e alla trasparenza dell’informazione ai consumatori, alla tracciabilità, al benessere animale e al rispetto dell’ambiente. L’Efsa si è concentrata sulla “safety” del cibo per evitare rischi sanitari ma sempre più opinione pubblica ,realtà dell’agroalimentare ed esperti chiedono di impegnarsi anche sulla qualità e la sostenibilità ecco perché chiediamo al Board dell’Autorità di “Allargare il proprio impegno anche alla qualità e alla sostenibilità del cibo per una corretta e sana alimentazione”.
Chiediamo di estendere l’attenzione di EFSA anche alla qualità in un’accezione più ampia che comprenda anche il valore nutrizionale del cibo e la garanzia che sia stato minimizzato l’impatto ambientale della produzione del cibo lungo tutta la filiera.
In linea con le raccomandazioni del Parlamento europeo sulla strategia From Farm to Fork (Dal produttore al consumatore) e dopo che il Consiglio si è già espresso sulla proposta della Commissione che, nell’ambito del Green Deal, mira a rendere più sostenibile l’intera filiera agroalimentare, riteniamo indispensabile l’impegno dell’Autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare per realizzare un “Centro di conoscenza scientifica” sui temi della Qualità alimentare come delineati dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Un “Centro” di tecnici sulle tematiche previste dalla strategia per la Biodiversità “Farm to Fork” che prevede in particolare:
ridurre del 50% l’uso dei pesticidi chimici entro il 2030;
ridurre le perdite di nutrienti di almeno il 50%, garantendo nel contempo che non si verifichi un deterioramento della fertilità del suolo; in tal modo l’uso dei fertilizzanti sarà ridotto di almeno il 20% entro il 2030;
ridurre del 50% le vendite di antimicrobici per gli animali da allevamento e per l’acquacoltura entro il 2030;
destinare almeno il 25% della superficie agricola all’agricoltura biologica entro il 2030.
È anche urgente puntare l’attenzione anche su altre tematiche: la tracciabilità, gli aspetti nutrizionali, salutistici e sensoriali che sono tutti fattori che concorrono a determinare la “qualità totale” dei prodotti. Tutti aspetti ritenuti urgenti da cittadini, imprese serie e istituzioni trasparenti, per avviarci verso un sistema alimentare che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Dopo circa 20 anni occorre una positiva evoluzione delle attività dell’Autorità allargando il proprio impegno ai tanti aspetti della qualità, della provenienza e della certificazione per garantire tutti gli ambiti della sicurezza alimentare.
Questi aspetti, tutti insieme, contribuiscono peraltro anche a una maggiore safety e pertanto rientrano a pieno titolo nel mandato istituzionale di codesta Autorità.
La lettera appello è promossa da Giorgio Calabrese, Presidente Comitato nazionale per la Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute; Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente di UniVerde, già Ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura, Loredana De Petris, Capogruppo del Gruppo misto del Senato della Repubblica, Nelson Marmiroli, Professore Emerito Bioteconologie ambientali dell’Università di Parma, Direttore Consorzio InterUniversitario Scienze Ambientali (CINSA); Gianni Mattioli, già Ministro delle politiche Comunitarie, Ettore Prandini, Presidente nazionale Coldiretti, Enrico Derflingher, Presidente internazionale di Euro-Toques, Guido Pollice, Presidente onorario di Verdi Ambiente & Società, Rocco Pozzulo, Presidente nazionale FIC – Federcuochi, Claudia Sorlini, già preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Milano, Donato Troiano, Comitato scientifico di Nuova Verde Ambiente e direttore di Gustoh24, Stefano Zuppello, Presidente nazionale di Verdi Ambiente & Società.

L’ “Efsa è sempre più vicina” al Cibo Sostenibile
Parafrasando “La Cina è vicina” il film del 1967 diretto da Marco Bellocchio, il suo secondo film dopo “I pugni in tasca”, possiamo oggi scrivere che l‘Efsa (Autorithy Europa sulla sicurezza alimentare con sede a Parma) è sempre più vicina al Cibo Sostenibile e di Qualità.
Dopo la prima presentazione a Parma e la conferenza stampa svoltasi nella sala Caduti di Nasseria di Palazzo Madama il 27 aprile 2022, un’altra importante tappa, per arrivare all’obiettivo, è stata compiuta oggi con la consegna dell’ Appello nazionale presso la sede del ministero della Salute, al Dr. Alberto Spagnolli Senior Policy Coordinator- Executive Director Office dell’Efsa: l’Appello punta ad ampliare gli attuali compiti dell’Efsa fissati nel lontano 2002 per una transizione ecologica Sostenibile. Leggere su Gustoh24

Europa Experience: giornata dedicata all’agroalimentare tra sostenibilità e benessere
“L’evoluzione dell’agroalimentare italiano ed europeo tra sostenibilità e benessere”, realizzato da Eunews e Gea – Green Economy Agency, entrambe parte del gruppo Withub, in collaborazione con l’Ufficio di collegamento del Parlamento Europeo in Italia
Roma ospiterà a luglio un vertice sui sistemi alimentari: Food Systems Stocktaking Moment
Si tratta del secondo Summit dell’Onu dopo il Food System Summit del settembre 2021. In discussione gli obiettivi di sviluppo sostenibile in vista del Vertice del prossimo settembre. (Leggere su Gustoh24)

