2024: Anno delle Radici italiane. Un evento internazionale di Gustoh24

2024: Anno delle Radici italiane. Un evento internazionale di Gustoh24

Italiani all’estero, un “tesoro” potenziale da 8 miliardi l’anno. Turismo delle radici coinvolge 60 milioni di italiani all’estero

In preparazione per il prossimo anno un evento internazionale di Gustoh24 con gli chef italiani nel mondo

Il 2024 sarà “Anno delle radici italiane”. La decisione del Ministero degli Esteri, del settembre scorso, si è tramutata anche in uno specifico progetto del PNRR che prevede appunto il “turismo delle radici” tra le voci di investimento, creando un’occasione irripetibile per il settore.

Gli italiani che risiedono all’estero e i loro discendenti, d’altronde, sono circa 60 milionisi tratta di una comunità enorme che vuole riscoprire le proprie radici e con un’ottima capacità di spesa (si stima che potrebbero generare una spesa  annua in Italia molto vicina a 8 miliardi di euro).

Di questa vasta comunità l’84% conosce bene l’italiano e 9 su 10 lo parlano in famiglia. L’82% mangia abitualmente cucina italiana.  Solo il 12% non è mai venuto in Italia, 6 su 10 sono venuti o tornati più volte nel corso degli anni. 3 su 10 dedicano al viaggio in Italia 1 o 2 settimane per visitare parenti e luoghi di origine.

La maggior parte arriva con la famiglia preferendo i mesi di giugno e settembre. Il 27% prevede di pernottare a casa di parenti e amici, mentre il 35% punta su alberghi e un ulteriore 16% su altri tipi di strutture turistico-ricettive. 2.300 euro per persona il budget che il turista mette a disposizione, che diventano 3.700 per chi si allunga fino a un mese.

Sono questi i dati più significativi emersi da un’analisi di Confcommercio e Swg sulle comunità “italiche” di 8 Paesi (Argentina, Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti) e da uno studio di TRA Consulting sull’impatto del turismo delle radici sull’economia nazionale.

Le ricerche sono state presentate al TTG di Rimini, 60ma edizione, che si è conclusa il 13 ottobre 2023, a margine del convegno “2024 anno delle radici italiane: come prepararsi?”, organizzato da Confcommercio-Confturismo.

Sono numeri impressionanti – ha sottolineato presidente di Confcommercio Carlo Sangalli –  che spiegano da soli l’importanza strategica di indirizzare politiche dedicate di attrattività turistica su questo target di mercato”. 

E il 2024, l’Anno delle Radici italiane promosso dal Ministero degli Affari Esteri, è “l’occasione perfetta per lavorare su questo mercato, anche perché proprio il turismo delle radici potrebbe incoraggiare la nostra offerta turistica ad evolvere in direzioni nuove”, per esempio “rilanciando periodi dell’anno meno scontati e borghi meno conosciuti, terra d’origine di tanti italiani emigrati all’estero”.

Ma non solo: “avendo delle motivazioni molto personali, quasi sentimentali – ha detto il presidente di Confcommercio – è un turismo di base più rispettoso, più qualitativo rispetto al mercato di massa. E quindi più sostenibile per il nostro territorio”.

Obiettivo: bisogna guardare al 2024 – anno delle radici italiane – non come punto di arrivo, ma come base di partenza per sviluppare una strategia del Sistema Paese dedicata a questo segmento, ascoltandone le esigenze specifiche e presentando servizi dedicati, è dunque la strada per trasformare un singolo evento in un’opportunità di lunga durata.

L’intervento del Presidente Sangalli al convegno TTG Travel Experience “2024 anno delle radici italiane”: cliccare QUI.

C’è anche un identikit dell’italiano/turista delle radici che permette di identificare 4 cluster ben precisi. Il Nostalgico: migrante di prima generazione. Legame con l’Italia strettissimo, parla italiano e si sente italiano all’estero. Il viaggio delle radici è un must: un desiderio di condividere con la famiglia la propria storia. Nel viaggio si è guide di se stessi. Si sa dove andare e come muoversi. 

L’Ambassador: viene spesso in Italia per motivi lavorativi. Si sente italiano. Organizza da solo i propri viaggi anche con la famiglia. È una persona che ha una buona influenza nella propria comunità di adozione e che è un vero e proprio testimonial di italianità all’estero. 

L’Italo–…: italiano di seconda generazione, che non si definisce solo italiano ma italo-(americano, argentino, brasiliano..). Approfondisce le sue radici come ricerca di identità. Il viaggio in Italia significa rivedere i luoghi di origine, i borghi, le case, i cimiteri dove sono sepolti i propri antenati. Questo turista ha bisogno di percorsi programmati e di vivere esperienze di italianità. 

Il Curioso: è il giovane italiano nato all’estero che vuole vivere l’italian style e desidera venire in Italia per fare esperienze immersive non necessariamente legate alla volontà di riscoprire le proprie radici genealogiche. E’ un target con un profilo più turistico, che non si sente italiano, ma che desidera fare esperienza di italianità che gli sono state veicolate tramite anche filmografia e social.

Ma insieme agli chef italiani nel mondo Gustoh24 sta preparando un evento legato alla “battaglia” che come Italia  stiamo conducendo per ottenere l’ambito riconoscimento di “Cucina Italiana Unesco“. Ne riparleremo presto e presenteremo tutte le novità.

Le tradizioni culinarie del Bel Paese in giro per il mondo

Dalla capitale del Qatar “Raviolo al Parmigiano Reggiano 24 mesi, Prosciutto di Parma e pomodoro”, il piatto di Gigi Ferraro

Ecco qui sopra il piatto dell’ ultrapremiato Ferraro per la Settimana della cucina italiana. A Doha nella capitale del Qatar, lo chef calabrese (e grande amico di Gustoh24Luigi Ferraro gestisce 10 ristoranti con un team composto da 110 cuochi.

Eccovi la ricetta: